Gas, 60mila famiglie umbre verso il mercato libero. «Attenti alle trappole»

Venerdì 5 Gennaio 2024 di Fabio Nucci
Gas, 60mila famiglie umbre verso il mercato libero. «Attenti alle trappole»

PERUGIA - La strada del mercato libero nelle forniture domestiche di gas si avvicina per circa 65mila utenze in Umbria. Sono famiglie e condomini per i quali dal 10 gennaio, come ricorda l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), è previsto il passaggio obbligato dal mercato “tutelato”. «Un obbligo che non riguarda i titolari di utenze di età superiore ai 75 anni», ricorda Alessandro Petruzzi, Federconsumatori Perugia.
Nella regione, considerando che ci sono oltre 20mila beneficiari del bonus energia per il gas, so tratta sicuramente di una quota sotto i 60mila.

Un passaggio marginale considerando che l’80% circa dei Pdr (Punti di ritiro) risultano già avere tariffe e contratti nel mercato libero. «Questo non significa che abbiano scelto condizioni più convenienti», spiega Petruzzi. L’Osservatorio nazionale dell’associazione, infatti, considerando le tariffe di novembre di 8 aziende fornitrici a livello nazionale e un consumo medio annuo di 1.400 metri cubi, ha riscontrato che nessuna offerta a prezzo fisso del mercato libero è più conveniente del tutelato. Anzi, Federconsumatori ha stimato che il mercato libero è mediamente più caro del 49%, con picchi vicini al 130%. È andata meglio a chi ha scelto offerte variabili del mercato libero che in media presentano costi più alti dell’11% e solo in un caso l’associazione ha riscontrato un’offerta più conveniente rispetto al tutelato, ma di appena l’1%.

«Come Federconsumatori Perugia abbiamo seguito il caso di un signore di 82 anni che dopo essere passato al libero mercato si è visto aumentare la bolletta del 44%», denuncia Petruzzi. «Gli abbiamo detto che può rientrare nel mercato tutelato come utente fragile, anche se riteniamo ingiusto tutelare tutti gli over 75: lo sgravio non dovrebbe essere uguale tra chi magari a quell’età esercita ancora un’attività d’impresa e chi ha una pensione minima».

Per l’energia elettrica la fine del mercato tutelato è prevista il primo luglio prossimo ma intanto cosa succede agli altri utenti del gas? Chi ha meno di 75 anni può sottoscrivere un’offerta nel mercato libero con il suo attuale fornitore o con un nuovo gestore. «Gli utenti non vulnerabili possono scegliere le condizioni migliori dal “portale offerte” di Arera – spiega Petruzzi – inserendo il codice Pdr e il Cap. Molti ci chiedono perché inserire anche il comune/frazione di residenza: è necessario perché la rete di distribuzione e i relativi costi sono diversi a seconda della zona in base alla quale il portale restituisce la proposta più conveniente. Un dato che tiene conto del costo di distribuzione sostenuto per raggiungere la zona di residenza». Per molti utenti, specie i meno pratici di internet, fare tale operazione di ricerca e comparazione non è semplice. «Federconsumatori Perugia da novembre abbiamo attivato un numero dedicato che abbiamo denominato “Utenti-Energia”», spiega Petruzzi. «C’è una nostra collaboratrice che dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 17,30 risponde al numero 353/4632076 fornendo assistenza e informazioni sulla fine del mercato tutelato. Un modo anche per supportare gli utenti in questa fase di transizione che, considerando le chiamate che stiamo ricevendo in questi giorni, non è semplice (attiva anche la mail federconsumatoriperugia@gmail.com, ndr)».

Per evitare allarmismi inutili, va ricordato che la fornitura di gas continuerà a essere garantita anche a chi non migra verso il mercato libero. Quanto ai prezzi, nel caso in cui l'utente non faccia nulla, dovrebbero restare in linea con quelli previsti dal servizio “a maggior tutela”. L'Arera ha infatti predisposto un servizio a “tutele graduali”, pensato per garantire la continuità delle forniture e scongiurare corse ai rialzi che potrebbero danneggiare i consumatori. L’ombra delle speculazioni, infatti, continua ad aleggiarsi nel mercato energetico. «Negli ultimi mesi il prezzo al barile del petrolio è sceso del 10% - osserva Petruzzi – e questo elemento unito all’incidenza crescente delle fonti rinnovabili dovrebbe evitare impennate nelle tariffe. Invece, non è così tanto che in questi giorni i paesi produttori hanno già annunciato che per mantenere alto il prezzo ridurranno la produzione di petrolio, vista anche la riduzione dei consumi energetici». Una tendenza iniziata nel 2022 e proseguita nell’anno appena trascorso, come emerge dalle statistiche Arera. Per quanto riguarda l’energia elettrica il consumo mensile dei clienti residenti umbri è passato da 2.288 a 2.139 kWh, segnando una riduzione del 6,5%. Per quanto riguarda il gas naturale, è disponibile il dato nazionale secondo il quale il consumo globale si è ridotto del 13,5%, percentuale che si è mantenuta nei primi nove mesi del 2023 (-13,8%).

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