Amelia, s'indaga sul giallo di Barbara Corvi: Il suv del marito a Roma per le analisi del ris, gli investigatori sentono sette testimoni chiave

Giovedì 25 Agosto 2022 di Nicoletta Gigli
Amelia, s'indaga sul giallo di Barbara Corvi: Il suv del marito a Roma per le analisi del ris, gli investigatori sentono sette testimoni chiave

AMELIA - Il vecchio suv Mitsubishi di Roberto Lo Giudice è stato prelevato da Montecampano di Amelia e portato a Roma Tor di Quinto per essere analizzato dai Ris.

In questi giorni d’agosto, mentre gli investigatori sono impegnati a sentire i sette testimoni indicati dal gip, l’auto viene passata al setaccio dai ris che, su incarico della procura ternana, vanno di nuovo a caccia sul veicolo di eventuali tracce di sangue e di materiale biologico di Barbara Corvi, la moglie di Roberto, sparita nel nulla 13 anni fa dalla sua casa di Montecampano.

Il suv, ancora nella disponibilità dell’indagato, fu già analizzato col Luminol a febbraio del 2010, quattro mesi dopo la misteriosa scomparsa della mamma amerina di 35 anni, di cui ancora oggi si ignora il destino.

«Siamo perplessi su questi nuovi accertamenti - dicono i legali di Lo Giudice, Giorgio Colangeli e Cristiano Conte - perché si tratta dello stesso, identico esame che si fece a febbraio 2010, quattro mesi dopo la scomparsa di Barbara. All’epoca sul suv di Roberto fu trovato solo molto sangue di cinghiale e non crediamo che oggi, dopo 13 anni, possano emergere altri elementi significativi per le indagini».

Durante l’accertamento non ripetibile i legali dell’indagato hanno deciso di affidarsi ai rilievi disposti dalla procura senza nominare un consulente di parte.

La ricerca delle tracce di sangue di Barbara, avviata dai Ris di Roma Tor di Quinto in questo torrido agosto, andrà avanti fino ai primi di settembre.

«A settembre decideremo l’opportunità di nominare un consulente per valutare come proseguono gli accertamenti degli investigatori del ris o invece di aspettare serenamente che gli esiti vengano depositati in procura» dicono i legali.

A disporre le nuove indagini su Roberto lo Giudice, sposando la richiesta di opposizione all’archiviazione dei legali della famiglia Corvi, Gulio Vasaturo e Enza Rando, il gip Barbara Di Giovannantonio. Che a metà luglio ha concesso il termine perentorio di sei mesi per svolgere i nuovi accertamenti richiesti e necessari, per l’accusa, a far luce sulla scomparsa di Barbara.

Gli investigatori che hanno ricevuto dal procuratore, Alberto Liguori, la delega per le nuove indagini, hanno iniziato a sentire i sette testimoni ritenuti fondamentali per chiarire alcuni elementi emersi durante l’udienza in cui si doveva decidere se chiudere le indagini sull’unico indagato o andare avanti.

A partire dalla circostanza secondo cui Barbara, temendo di essere rimasta incinta nel periodo in cui con Roberto viveva da separata in casa,  avrebbe chiesto alla sorella la pillola del giorno dopo per evitare di rimanere incinta in una relazione extraconiugale.  

Oltre a Irene, la sorella della Corvi, di fronte agli investigatori stanno siflando Carlo Barcherini, l’uomo che frequentava Barbara, l’amica di lui Rosita Proietti e l’amica di Barbara, Ligia Mercedes Giraldo Duran. E poi Salvatore e Giuseppe, i figli di Barbara e Roberto, chiamati a chiarire alcuni aspetti sull’uso dei soldi fatto dal padre dopo la scomparsa della mamma, e Caterina Parisi, l’attuale compagna di Roberto.

Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA