Nasce la pizzeria biotecnologica

Venerdì 31 Luglio 2015
Cosa succede quando un ingegnere dismette metro, squadre e calcolatori e si mette a lavorare tra forni e fornelli? Succede che nasce un locale biotecnologico, ecosostenibile e a km zero. Accade a Regolanova di Sospirolo, dove oggi alle 19 si terrà l'inaugurazione del nuovo ristorante pizzeria Regola Cembra. A gestirlo sarà Enrico Orlandi, progettista e costruttore del suo locale dalle fondamenta al tetto, passando per impianti, arredamento e finiture. Il tutto realizzato da questo ingegnere quarantenne di Sospirolo, oltre 20 anni di attività professionale alle spalle nella progettazione di edifici e infrastrutture ferroviarie.
«La particolarità del locale - spiega Orlandi - è di essere interamente in legno. Forse l'unico del genere in provincia di Belluno. Un lavoro realizzato con 37 tronchi secolari di cirmolo, abete di risonanza, larice e ciliegio, provenienti dai boschi delle Dolomiti». Gli alberi sono stati tagliati nel rispetto delle fasi lunari «e hanno seguito un iter "preparatorio" naturale», aggiunge l'ingegnere. «L'effetto cercato di benessere psicologico derivante dall'uso di giganti naturali in fase di declino, carichi di profumi di resine e oli essenziali, si combina con le caratteristiche tecnologiche dell'edificio, tipiche dell'edilizia passiva».
Il fabbricato, grazie a un isolamento di oltre 40 centimetri, all'uso di tecnologie di recupero dell'energia e di fonti rinnovabili, è in grado a regime di produrre più energia che consumi, con un bilancio negativo nella produzione di CO2.
Quanto alla destinazione di questo bio-locale, è «sedersi nelle tre piccole sale - al massimo 30 persone - avvolti dal legno antico per accompagnarsi con le proposte della cucina». Orlandi punta infatti alla preparazione di un piccolo numero di pizze con impasto di farine semintegrali, macinate a pietra, utilizzando grano proveniente da coltivazioni distanti non più di 30 km dal mulino di preparazione. Nel menu, la scelta delle pizze sarà volutamente limitata a una ventina di tipi, con attenzione alla qualità degli ingredienti e degli abbinamenti, il rispetto dei tempi di lievitazione naturale, la cottura in forno a legna ad alta temperatura per breve periodo. Pure i dolci e il pane saranno confezionati nella cucina del locale con farine e ingredienti di elevata qualità. In autunno il locale offrirà invece una scelta attenta di primi piatti di pasta fatta in casa e preparata con grandi farine da cucina, minestre con erbe dei nostri orti e boschi, nonché secondi piatti di agnello dell'Alpago, cotti in modo naturale. «La mia è una scelta d'investimento controcorrente, che vuole caratterizzarsi come l'espressione di una forza intellettuale, umana e d'impresa, con l'obiettivo di reagire all'evitabile declino generato da chi pensa che le cose durano finché durano...». Il resto lo si potrà leggere nel Manifesto Regulae Cembrae allegato al menu.(((piloi)))

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