È la Sardegna la regione più premiata dalla 21esima edizione del Mare più bello, la guida annuale di Legambiente e Touring Club Italiano sui comprensori balneari più belli e sostenibili della Penisola.
Turismo, sul podio località di mare: in testa Puglia e Sardegna
Focus sugli stabilimenti più accessibili e sostenibili. Grazie alla collaborazione fra Legambiente, Turisti per caso, la rivista Mondo Balneare e Village 4 All, società specializzata nella consulenza e supporto alle strutture turistiche sul tema dell'accessibilità, sono state raccolte con l'iniziativa «Cercasi spiagge accessibili» nei mesi scorsi, centinaia di segnalazioni da parte di utenti e imprenditori del settore sugli stabilimenti considerati più accessibili. Dalla spiaggia di Bibione, litorale da tempo plastic e smoke free che ha sposato la causa dell'accessibilità, alle storiche esperienze sul litorale della Versilia passando per la Prassi Uni che ha fissato, caso unico in Europa, le linee guida per gli stabilimenti accessibili e sostenibili. Per Roberto Vitali, co-fondatore e amministratore di Village 4 All «i primi risultati dell'indagine Cercasi spiagge accessibili rappresentano un'Italia sempre più sensibile e pronta ad evolvere verso un turismo accessibile diffuso. Non è più il momento di pensare a stabilimenti balneari per disabili, ma bisogna costruire una filiera di turismo accessibile lavorando, come hanno fatto i distretti biologici in agricoltura, perché accessibilità e inclusione siano un valore diffuso che coinvolga tutta la filiera turistica: ricettivo, extraricettivo, ristorazione, commercio, trasporti, sport, eventi, ecc… Bibione è l'esempio di come il turismo accessibile abbia bisogno di strategia, innovazione, professionalità e competenze specifiche. E questo vale per tutti i tematismi turistici nazionali».
Cinquantasette milioni per la ripartenza della montagna
«La ventunesima edizione di questa guida è una promessa di benessere e felice abbandono alla natura - afferma Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano - tanto più preziosa quanto più dura è la prova che la pandemia ha imposto a tutti. Da questa prova usciamo con la possibilità, e per certi versi la necessità, di ripensare il nostro rapporto con l'ambiente fondandolo su più stringenti logiche di sostenibilità, responsabilità, rispetto della terra e delle generazioni future. Un paradigma cui l'accurato censimento degli ambienti marini e dei relativi comprensori turistici italiani che qui proponiamo, frutto della lunga collaborazione tra Touring Club Italiano e Legambiente, è legato fin dalle origini. Ne risulta non una classifica, ma una mappatura geografica che fotografa le eccezionali ricchezze dei mari e dei laghi italiani e segnala le buone pratiche ambientali, amministrative, turistiche che contribuiscono a conservarle e a farle conoscere». Le località al vertice della classifica, spiega Sebastiano Venneri, responsabile Turismo di Legambiente, «sono quelle che avranno più possibilità di vincere le sfide del futuro, quelle in grado cioè di coniugare al meglio le tematiche ambientali con le prospettive di sviluppo economico, che sapranno più di altre cogliere le opportunità che verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e tradurle in occasione di rinascita e rafforzamento del tessuto economico e, soprattutto, di quello sociale. È chiaro a tutti che le grandi sfide che abbiamo di fronte, a cominciare dalla sfida climatica, la più dura di tutte, non potranno essere affrontate e vinte con il bagaglio di pratiche esistenti; è evidente quanto il piano di finanziamenti che l'Europa sta mettendo in campo dovrà essere orientato prima di tutto a stringenti criteri ambientali».