Lazio, Immobile: «Mi aspettavo un inizio differente, ma i gol torneranno. Critiche? Non rimpiango niente»

Le parole di Ciro Immobile in conferenza stampa

Martedì 3 Ottobre 2023 di Valerio Marcangeli
Lazio, Immobile: «Mi aspettavo un inizio differente, ma i gol torneranno. Critiche? Non rimpiango niente»

Come da programma Uefa, dopo Sarri ha parlato un calciatore della Lazio in conferenza stampa e si è trattato di Immobile. Ecco le dichiarazioni del bomber biancoceleste in vista della gara col Celtic.

Come stai?

«Sto bene, mi aspettavo un inizio differente.

So come vedo lavorare i miei compagni e resto tranquillo. I risultati non stanno arrivando, ma presto arriveranno, ne sono convinto»

Sulle critiche dei tifosi della Lazio...

«Ci sono rimasti più male mio fratello e mia moglie. Ci tengono veramente in quello che ho fatto questi anni e magari hanno avuto una reazione presa come se fosse per il mister, ma non era così. Non era riferito nemmeno ai tifosi della Lazio, quelli veri. Fare altre scelte? Assolutamente no, pensavo alla partita di domani».

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Si può ritrovare lo smalto dello scorso anno?

«Stiamo mancando in entrambe le fasi, ma come squadre. Lo scorso anno la fase difensiva è stata il nostro punto di forza e dobbiamo mettere a posto quello. Poi le palle gol stanno diminuendo, ma ritroveremo lo smalto per poter attaccare nel modo migliore».

Come stai lavorando su te stesso? E pensi la Lazio sia più forte del Celtic?

«Mi fido molto dei miei compagni e di quello che mi stanno dimostrando. So quello che possiamo fare, ma so anche che loro sono forti, sanno giocare a calcio. Sono diversi dalle squadre anglosassoni, sono molto tecnici, dinamici e con dei singoli forti. Non saranno avversari semplici, ma in Champions è giusto così. Per quanto riguarda i gol, ne ho segnati tanti, ma ho passato anche parecchi momenti difficili, ma la squadra mi ha sempre aiutato. Appena ritorneremo a fare il nostro dovese torneranno anche i gol, tanti».

 

La partita di domani può essere un punto di svolta?

«A livello di squadra sì, ma più che altro per il ritiro che avevamo fatto ci aspettavamo un inizio differente già da Lecce. Col Genoa avremmo meritato di più. Poi è andata avanti questa scia di risultati negativi. Dobbiamo sfruttare tutte le partite come quella decisiva per darci la scossa, ma non dal punto di vista degli atteggiamenti perché quelli sono giusti».

Cosa ricordi dell'atmosfera qui?

«Nella partita di andata di quattro anni fa ho potuto notare bene l'atmosfera. Le cose sono cambiate per entrambi i club, ma ho già raccontato ai compagni quale ambiente dovremo aspettarci domani».

Pensi che la tua parabola discendente sia iniziata? Che rapporto hai con Castellanos?

«Taty è un ragazzo intelligente, si è messo a disposizione della squadra e del mister per imparare. Parliamo di un ragazzo giovane che ha giocato in tanti campionati e ha fatto bene in Spagna. Sono convinto che ci darà una mano come gli altri nuovi. Probabilmente stanno vivendo quello che abbiamo vissuto noi all'inizio col mister, ma noi ci teniamo a farli inserire. La mia parabola sta ancora in alto, sia fisicamente che mentalmente. C'è solo una differenza di gol, lo vedrete che torneranno».

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