La rivoluzione di Rio tra la gente la città divisa tra la festa e i disagi

Martedì 2 Agosto 2016 di Alfredo Spalla
La rivoluzione di Rio tra la gente la città divisa tra la festa e i disagi
RIO Felice o nervosa? In questi ultimi giorni, Rio de Janeiro vive a metà fra l'attesa dell'evento olimpico e l'impazienza per i disagi del quotidiano. I trasporti sono stati ormai rodati e cominciano a funzionare ufficialmente. Alcuni saranno aperti al pubblico, altri riservati solo alle persone accreditate. L'ultima inaugurazione è stata quella della Linea 4 della Metro, che collega il quartiere della Barra da Tijuca con Ipanema. Per evitare di stressare il tragitto, l'accesso non sarà consentito ai carioca. «Me ne andrei volentieri in ferie. Per le Olimpiadi Rio sarà veramente invivibile», spiega Marcio, tassista della vecchia guardia cittadina. «Noi che lavoriamo nel traffico soffriremo il doppio, ma ci siamo abituati. Gli unici che si godranno queste Olimpiadi sono i turisti», confessa un po' amareggiato.
IL TRAFFICO
In occasione dei Giochi, il traffico cittadino è stato stravolto. Il Comune ha tracciato delle corsie verdi dedicate alla Famiglia Olimpica per i mezzi accreditati dal Comitato, che avranno la priorità assoluta. Un totale di 164 chilometri, di cui 36 saranno condivisi con gli altri automobilisti. Intanto nella zona del Maracanã è stata intensificata la presenza degli agenti di traffico in vista della cerimonia d'apertura: altre 65 vetture e 85 moto tenteranno di non congestionare una delle arterie principali della città. «Vivo a poche fermate di treno da qui e finora mi sono mossa facilmente. Quest'evento è molto contraddittorio, ma io sono felice di poterne far parte perché avremo modo di mostrare la nostra cultura al Mondo», racconta Letícia, 31 anni. Abita nel quartiere popolare del Meier, ma negli ultimi giorni si sposta con frequenza allo stadio per partecipare alle prove della cerimonia, dato che suona in una delle scuole di samba selezionate dagli organizzatori.
L'ATMOSFERA
A Copacabana si respira un'atmosfera olimpica diversa. Di sera i turisti si confondono con gli ambulanti che mostrano sculture di sabbia, magliette verde-oro o panama da vendere ai cosiddetti gringos. Tanti residenti, pur benestanti, hanno deciso di affittare la loro casa per le prossime settimane. Troppo ghiotta l'occasione economica per non coglierla. A Rio, inoltre, sono state spostate le vacanze scolastiche per agevolare la mobilità. Una misura adottata anche in molte amministrazioni pubbliche e emulata dalle imprese private. Cristiane, 43 anni, lavora per una multinazionale e vive nel condominio Rio2, a ridosso del Parco Olimpico. Ha approfittato delle ferie per fare un giro in bicicletta e fotografare le strutture: «Ho comprato i biglietti per il nuoto sincronizzato. Prima ero pessimista come tante persone del quartiere, ma adesso l'attesa sale e Rio comincia a essere veramente coinvolta!».
 
Ultimo aggiornamento: 10:18