L’ex enfant prodige è pronto al grande salto in serie A, ora Pavard è ad un passo dall’Inter.
Dicono di lui che sia un ragazzo semplice, sensibile, molto legato alla famiglia e alle sue origini, non proprio lo stereotipo del calciatore moderno tutto tatuaggi e feste in discoteca. Eppure in poco tempo si è conquistato la ribalta del grande calcio, fino a diventare un punto fermo di Deschamps e un elemento decisivo nel Bayern, con 111 presenze e 8 reti. Terzino destro intelligente, con spiccate doti tattiche e di inserimento, talmente duttile che gioca indifferentemente anche da difensore centrale o all’occorrenza da mediano di centrocampo. Corsa, fisico, tiro e un senso della posizione innato fanno di lui un giocatore moderno, un jolly che può far svoltare l’Inter di Simone Inzaghi. La distanza è sempre più ridotta, dopo un timido approccio della Juventus nelle scorse settimane, i nerazzurri sono pronti all’affondo decisivo. E per cancellare una lunga serie di operazioni sfumate al fotofinish (Lukaku, Samardzic e Scamacca) Beppe Marotta ha fretta di chiudere definitivamente l’affare con il Bayern Monaco.
I tedeschi chiedono 30 milioni, l’offerta dell’Inter è arrivata a 28 più bonus, ma i dialoghi sono ormai quotidiani e la fumata bianca pare imminente. Il Bayern è a caccia del sostituto mentre il francese potrebbe essere l’ultima operazione estiva dell’Inter. Un classe 1996 con un curriculum di tutto rispetto e una bacheca che parla per lui: 4 titoli di Bundesliga, una Champions, una Coppa del mondo e una Nations League con la maglia della Francia. In un’intervista a l’Equipe ha confessato di aver superato un momento delicatissimo della sua vita: durante il primo lockdown del 2020 per Covid ha sofferto di depressione, trovandosi all’estero, lontano da casa e dagli affetti famigliari.