José Mourinho ci prova, così come ha fatto a Milano.
DIFESA A QUATTRO
Tammy al fianco avrà uno tra Shomurodov e Felix. L’altro dubbio è in mezzo, tra Micki e Veretout: con Maitlannd-Niles, lo Special può optare anche per la difesa a quattro. Non fare punti con la Juve significherebbe salutare ogni speranza per il quarto posto, questa è la realtà. Il progetto Roma-Mou andrebbe comunque avanti, senza drammi, però con un grosso intoppo e senza i soldi della Champions. Lo stesso, più o meno vale per la Juve, resuscitata, almeno in parte, proprio dopo la gara di andata contro la Roma. Mou e Allegri erano il meglio su piazza e su di loro Roma e Juve avevano impostato la rinascita. Stasera all’Olimpico, uno contro l’altro, fieri del proprio passato ma immalinconiti dal presente. Visti i numeri e la classifica di entrambe, si è inceppato. Dovevano essere gli uomini giusti per ricominciare dopo la gestione Fonseca (terminata con un settimo posto e piazzamento in Conference League) e Pirlo (che ha interrotto la striscia di scudetti ma ha lasciato i bianconeri in Champions).
Max e José sono gli allenatori più pagati della Serie A: lo juventino quadriennale da 7 milioni netti più bonus, il romanista triennale da sette più bonus. Compito più facile, almeno sulla carta, per Allegri, che doveva ripartire da un’ossatura di buon livello, ma con l’assenza di Ronaldo, che per tanti, a Torino, era diventato un problema. Mourinho ha accettato una sfida obiettivamente più complicata. La Roma non ha una rosa da scudetto e - stando a quanto sostiene il tecnico portoghese - può al massimo sperare nel quarto posto, ora per la Roma distante sei punti, per la Juve tre (l’Atalanta ha una partita in meno). La Roma ha otto punti in meno dello scorso anno, la Juve sette. Un rendimento deludente rispetto alle attese e al pedigree dei due allenatori. Chiaro, non sono gli unici responsabili: entrambi hanno avuto a che fare con molte assenze e in più José non ha una rosa numericamente (e per qualità) all’altezza. Il problema per la Juve non è essere a tre punti dal quarto posto ma è di stare lontano dal primo undici punti (e l’Inter ha una partita in meno). «Ma sarà sempre Roma-Juve, è uno scontro diretto: servirà lo spirito giusto per portare a casa un risultato positivo», le parole di Max Allegri. Una prova di forza per entrambe le squadre. Per entrambi i big allenatori.
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