Superlega, nominato Bernd Reichart come nuovo Ceo: ecco quale sarà la sua missione

Il tedesco inizierà un lungo giro di confronti con istituzioni, club, leghe, giocatori e i tifosi per porre basi più solide rispetto a quelle dell’aprile 2021

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Salvatore Riggio
Superlega, nominato Bernd Reichart come nuovo Ceo: ecco quale sarà la sua missione

Se non è un ritorno, poco ci manca. Perché la Superlega, in realtà, continua a esistere tanto da nominare un nuovo amministratore delegato, Bernd Reichart. Avrà una missione: iniziare un lungo giro di confronti con le istituzioni, i club, le leghe, i giocatori e i tifosi per porre basi più solide rispetto a quelle dell’aprile 2021, quando il torneo fu annunciato al mondo e naufragato nel giro di 48 ore. Lo comunica oggi la A22 Sports Management, la società europea di sviluppo sportivo commerciale che sta dietro il progetto della Superlega, mai messo da parte.

Anzi, la battaglia legale presso la Corte di Giustizia Europea prosegue e vedrà un passaggio importante prima della fine del 2022 (il 15 dicembre) con il parere dell'avvocatura e, nella primavera del 2023, con la pronuncia definitiva della Corte.

Nel frattempo che tutto si compia, sarà Reichart a incaricarsi di proporre le idee di una nuova competizione europea alle varie componenti del mondo del calcio e, nello stesso tempo, ascoltare le loro proposte di riforme. «La situazione attuale del calcio europeo è costellata da una serie di difficoltà che non si risolveranno da sole. I presidenti del Real Madrid, del Barcellona e della Juventus hanno recentemente espresso il loro punto di vista sui problemi che il nostro sport sta attraversando. Penso stiano ponendo le domande giuste, e sono personalmente entusiasta di poter ascoltare tante voci diverse in modo che la comunità calcistica europea possa trovare insieme le risposte corrette.

Il gioco che tutti amiamo beneficerà di un dialogo onesto, aperto e libero da vincoli, su un futuro migliore attraverso un serio processo di riforma», le sue parole. Reichart è un dirigente con esperienza nel settore dei media e dello sport e ha di recente rivestito il ruolo di amministratore delegato di RTL Deutschland, una delle principali società di media in Europa. Sarà lui, dunque, il volto e la voce delle società che vogliono cambiare il calcio in Europa.

Il nuovo progetto: il format

Ma quale sono le idee della Superlega? Il progetto adesso è qualcosa di diverso, un torneo più simile a un vero campionato europeo sta prendendo forma. Nel mondo dei media, si fa sempre più pressante la richiesta di un prodotto globale, altamente spettacolare per format e protagonisti. Da qui nasce il nuovo modello che potrebbe prendere corpo qualora la Corte Europea non si pronunciasse in favore dell’Uefa. Il modello potrebbe comportare due gironi, sul modello delle “conference” americane, da 14 o 16 squadre, che poi sfocerebbero in playoff per decidere il vincitore finale.

L’obiettivo è portare a sfide di altissimo livello ogni settimana, quindi un prodotto davvero globale. In questo modello non scomparirebbero i campionati nazionali e potrebbero conservare la loro dignità e valore, anche continuando a essere una delle vie di accesso alla nuova competizione internazionale. L’idea della Superlega è ridare smalto al calcio. Secondo Real Madrid, Barcellona e Juventus non ha prospettive molto rassicuranti. Aumenta il divario: i campioni più forti e celebri, attratti dal denaro, iniziano a concentrarsi sempre di più nei club inglesi, questo farà crescere il valore dei loro diritti televisivi (e decrescere quello degli altri campionati). A questo si aggiunga il nuovo regolamento finanziario dell’Uefa, che impone di non spendere più del 70% di quanto si incassa. Potrebbe essere il colpo di grazia, perché il 70% di un club di Premier sarà progressivamente sempre più grande del 70% di un qualsiasi altro club europeo.


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