Date fiducia alla Lazio, date fiducia a Maurizio Sarri.
Non è bastata una bella prestazione per evitare l’eliminazione col Porto…
«Ieri davvero la Lazio non meritava di uscire. Ha giocato un buon calcio e piano piano sta assimilando tutte le idee di Sarri. A volte perde continuità nei risultati e ha qualche problema in fase difensiva visti gli errori individuali, ma sta cominciando a recepire le direttive del tecnico, che reputo il migliore in circolazione e un vero maestro di calcio. Serve tempo».
I problemi difensivi della Lazio possono essere risolti con l’allenamento o servono innesti dal mercato?
«Si può sempre migliorare, ma io un difensore centrale e un centrocampista li prenderei. Reputo Tare un grande ds, non ha bisogno dei miei consigli, ma se si aggiungesse un giocatore per reparto, l’organico della Lazio - che è già competitivo - diventerebbe davvero importante».
Il solo arrivo di Jovane Cabral ha fatto storcere il naso ai tifosi: lei che ne pensa?
«Non era facile fare mercato, tutte le società hanno patito le conseguenze del Covid. Tolta la Juventus e in parte l’Inter, non ricordo grandi operazioni in questa sessione da parte di nessun club».
Immobile, segnando al Porto, è ora il miglior marcatore della storia laziale nelle competizioni europee: il capitano non delude mai.
«Ciro è un attaccante formidabile, i numeri schiacciano le parole. Scarpa d’Oro, persona perbene… è davvero il valore aggiunto di questa squadra. Mi auguro che possa restare a lungo».
Con l’Atalanta che rallenta, la Lazio può provare il sorpasso?
«Certo, e può anche sperare di arrivare quarta: il campionato è ancora lungo, la prossima sfida contro il Napoli sarà un bivio determinante per il campionato biancoceleste ma Lazio, Atalanta e Juventus se la giocheranno per il quarto posto fino alla fine».
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