Accerchiato sull’A1. Se entro sabato alle 20 Lotito non correggerà tutti i “vizi” della bozza di trust presentata al fotofinish venerdì scorso, la Salernitana sarà fuori dal prossimo campionato. Il Benevento salirebbe in pole per il ripescaggio, ma ci sono pure altri ricorsi già presentati lunedì pomeriggio. Dopo tre giorni di analisi, la Figc respinge la documentazione con una lettera all’ora di pranzo a San Pietro e Paolo. Rovinata la festa al patron, che però si mostra sicuro: «Il trust non è stato bocciato, ma semplicemente congelato. Risponderemo punto per punto alla Figc e tutto si risolverà al più presto». A via Allegri però contestano di tutto, già dal plico presentato senza la firma del notaio. Non vengono spiegate le modalità di scelta dell’amministratore unico, Ugo Marchetti, sia dei due guardiani, il generale Vincenzo Coppola e l’avvocato Matteo Giuseppe Masoni, con “troppo” potere di vigilanza sulla regolarità della vendita, ma sopratutto di revoca del club campano. Non va bene nemmeno il doppio trustee: Melior Trust, legata alla Banca del Fucino, e la Widar Eurofid, che fa capo alla Banca Sistema, con rappresentanti Paolo Bertoli e Susanna Isgrò. In Figc si chiedono: se le due società fiduciarie dovessero andare in contrasto? Non solo, manca la liquidità nelle casse granata per consentire il completamento e il finanziamento dei sei mesi di mandato, anche se Lotito assicura il contrario: «Prima di cedere le quote ho pagato l’inscrizione, ci stavano undici milioni di utili. C’è indipendenza sotto ogni profilo». Non la vede così, Gravina, anche alla luce dei fornitori della Salernitana ancora riconducibili al numero uno e alla Lazio. Dunque, o viene sistemato tutto, oppure l’iscrizione freezata della Salernitana diventerà esclusione definitiva dopo sabato.
MERCATO E FLAMINIO
Di nuovo con le spalle al muro, Lotito.
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