La frenata non è solo nei punti ma nei gol.
INIEZIONE DI FIDUCIA
Servirà qualcosa in più, a partire dalla condizione atletica passando per l’atteggiamento della squadra in campo. Ultimamente Pellegrini e compagni faticano maledettamente sulle “seconde palle”. Ossia, su quei palloni che si trasformano in vaganti e dunque di nessuno, in seguito ad un duello di gioco. Giovedì la Roma era costantemente in ritardo. Come era del resto accaduto anche a Torino e nella prima mezz’ora contro il Bologna. Una costante che coincide con le precarie condizioni di Veretout, rientrato da poco da un infortunio. Ma non finisce qui. Perché le difficoltà palesate in avanti, fanno rima con quelle del reparto arretrato. Non saranno una scienza esatta, ma in 5 delle ultime 6 gare, la Roma ha concesso agli avversari almeno 2 expected gol a partita (3.38 Sassuolo, 3.07 Ajax, 2.01 Bologna, 3.37 Torino e 2.39 Atalanta). Senza contare i tiri subiti (12 Sassuolo, 15 Ajax, 11 Bologna, 10 Ajax all’Olimpico, 23 Torino e 22 Atalanta) che soltanto un pizzico di buona sorte - e in alcuni case le parate di Pau Lopez - non ha trasformato in passivi reali. Ritrovare Smalling nel “suo” Old Trafford - considerando anche la pesante assenza di Mancini per squalifica - potrebbe regalare fiducia al reparto difensivo che altrimenti sarebbe costretto ad arretrare Karsdorp, insieme a Cristante e Ibanez.
TAPPA DI TRASFERIMENTO
In una gara che si prospetta di attesa, fondamentali saranno le condizioni di Mkhitaryan e Spinazzola che in campionato sono i due giocatori che garantiscono le maggiori risalite palla al piede (3,5 di media a partita per entrambi). E poi queste sono le gare di Dzeko: 3 reti in 4 partite negli scontri ad eliminazione diretta in stagione ma soprattutto 30 gol alle spalle nelle notti europee che lo rendono il miglior marcatore del club. La Roma nelle ultime uscite ha sempre lasciato la supremazia territoriale alle avversarie: difficile pensare che non accada lo stesso giovedì. Forse sarà il canovaccio che ci si dovrà attendere anche domani a Cagliari. Dove Paulo - al di là delle inevitabili rassicurazioni odierne in sede di presentazione del match - opterà presumibilmente per una Roma B. Il pericolo è un calo di agonismo e concentrazione, come accaduto nella ripresa di Torino. Il rischio, però, stavolta vale una stagione.
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