Roma, Fonseca passa subito alla tattica: prove di difesa a tre

Martedì 26 Maggio 2020 di Stefano Carina
Roma, Fonseca passa subito alla tattica: prove di difesa a tre
L’input è chiaro: non perdere tempo. E così, nel primo giorno di ripresa effettiva - con gli allenamenti finalmente divenuti collettivi - Fonseca ha iniziato a dare seguito ad un’idea manifestata a più riprese nelle interviste rilasciate durante il lockdown: la difesa a tre. Prove accennate sia nel focus tattico che nelle mini-partitelle sul ‘nuovo’ sistema di gioco che la Roma ha utilizzato in stagione in corsa contro l’Atalanta (0-2 all’Olimpico) e dall’inizio a Parma in Coppa Italia (2-0) dove addirittura Cristante scalò tra Smalling e Mancini dando vita ad un 3-3-3-1 (Florenzi-Diawara-Kolarov in mediana e in avanti il trio Under-Pellegrini-Perotti dietro Kalinic). 
RUSH FINALE
Una virata che, se confermata anche nei prossimi giorni, permetterà al tecnico di presentare qualcosa di diverso in questo rush finale di campionato, nel quale la Roma dovrà provare a recuperare nelle dodici gare che restano il quarto posto a discapito dell’Atalanta (ora avanti di tre punti ma che vincendo il recupero con il Sassuolo potrebbe volare a +6, potendo inoltre contare anche sugli scontri diretti a favore). 
ABBONDANZA IN ROSA 
Prove tattiche dettate anche dall’inedita abbondanza nella rosa di centrali difensivi (Smalling, Mancini, Fazio, Jesus, Ibanez e Cetin) e ora, con il recupero degli infortunati, anche di diverse opzioni sulle fasce (Spinazzola, Kolarov, Santon, Zappacosta e Bruno Peres). Se è presto per parlare di svolta, certamente sono opzioni di gioco che potrebbero permettere a Mkhitaryan di giocare più vicino a Dzeko e schierare contemporaneamente diversi calciatori di qualità. 
LAVORO PERSONALIZZATO
Seduta che ha visto il gruppo (orfano di Zaniolo, alle prese con un programma personalizzato; Pau Lopez, fermo per una microfrattura al polso e Perotti, out ormai dal 15 maggio per una lesione al bicipite femorale) lavorare insieme. Tutti in campo contemporaneamente fra partitelle, sfide tra reparti, schemi tattici, più esercizi di carattere ludico, come le gare sui calci piazzati. Nel pre e post seduta invece il canovaccio non è cambiato. Non essendo ancora possibile usufruire dello spogliatoio, i calciatori hanno continuato a cambiarsi come sempre nelle camere singole a loro riservate dove poi, concluso l’allenamento, sono tornati per fare la doccia. Anche i pasti sono stati consegnati in porzioni monouso e i contatti con le persone extra gruppo squadra rimangono vietati. Protocollo rigido anche fuori dal campo come dimostrano le parole del centrocampista Villar a Onda Cero: «Uscire con gli amici a cenare mi esporrebbe molto, credo di dover stare attento perché se tutti i giocatori facessero lo stesso in un mese saremmo pieni di contagi e non potrebbe ripartire il campionato. Sentiamo una certa responsabilità nei confronti del club». Oggi si replica, con una doppia seduta. 

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