La Roma torna all'Olimpico, finalmente, per una partita ufficiale: domani, contro la Cremonese. Sold out, vendita chiusa, biglietti esauriti, un altro pieno di passione. Poco importa se siamo ancora ad agosto: chi è a Roma sarà presente, chi è in vacanza nei dintorni farà un salto, per gli altri, chissà, c'è la tv. La Roma di Mourinho tira e non solo perché l'ultimo mercato ha regalato Dybala, Wiynaldum e Matic.
UN MESE DI JOYA
È trascorso invece appena un mese dall'arrivo di Dybala nella Capitale. Paulo è atterrato nella notte del 23 luglio a Fiumicino, subito dopo il match disputato ad Albufeira contro il Nizza, di ritorno con la squadra dal ritiro portoghese. Un mese per tornare a sentirsi vivo, al centro di un progetto, amato e desiderato come da tempo non accadeva. La presentazione al Colosseo quadrato, lo scorso 26 luglio, ha fatto il giro del mondo. Paulo seduto sui gradini, fermo a gustarsi i diecimila dell'Eur, per poi replicare una decina di giorni dopo con una smorfia, tra lo sbalordito e l'incredulo, quando si è ritrovato 65mila persone per un'amichevole estiva, di 7 agosto, a riempire l'Olimpico. Se aveva ancora qualche remora sulla scelta, gli è bastato poco per convincersi che quella di accettare la Roma è stata la decisione giusta. E lui, seppur entrando nello spogliatoio in punta di piedi, si è subito reso protagonista. Ha infatti prima parlato a Zaniolo, prefigurandogli come insieme potrebbero fare grandi cose. E nell'attesa fideistica di Belotti, c'è anche il suo zampino visto che con il Gallo ha giocato al Palermo e ha continuato a frequentarlo a Torino. Aspettando la prima joya in campo già domani contro la Cremonese, per avvicinarsi al traguardo dei 100 gol in serie A (ora è a quota 98), l'ambientamento procede al meglio. A giorni lascerà l'hotel nel quale alloggia e andrà a vivere a Casal Palocco (nella villa che fu di Veretout). Una scelta dettata dalla volontà di stare vicino a molti compagni di squadra ed avere il giardino ideale per i suoi due cani (Bowen e Kaia), compagni inseparabili.
ASPETTANDO BELOTTI
L'idillio con Mou è nato al primo abbraccio. E la conferma è arrivata a Salerno quando José, pur di lasciarlo in campo, ha sostituito il pupillo Abraham. Alla vittoria in trasferta ora va dato seguito all'Olimpico che, al di là delle ultime due gare dello scorso campionato (pareggi con Bologna e Venezia), ha rappresentato una sorta di fortino. In casa, la Roma ha ottenuto 10 vittorie, sei pari e tre sconfitte. Se contiamo pure la Conference cinque vittorie (Cska, Zorya Lugansk, Bodø, Leicester, più una nel preliminare col Trabzonspor) e due pareggi (Bodø, Vitesse) e poi c'è il successo in Coppa Italia contro il Lecce. E questo fa ben sperare in vista della stagione appena cominciata: prima della sosta per il Mondiale, la Roma giocherà in casa sette gare di campionato (più quelle di coppa). C'è tutto, insomma, per divertirsi. Per vincere, a detta di Mourinho, manca ancora qualcosa. Un attaccante (Belotti) e un difensore, ma questa è un'altra storia.
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