Un mese per la firma.
Il dialogo col capitano e la naturale conseguenza
Zaniolo in Portogallo si è fatto fotografare mentre, seduto al centro del campo, parlava con Pellegrini, il suo capitano. L’immagine è stata molto significativa e proprio quel colloquio ha dato la scossa definitiva. Pellegrini gli ha fatto capire la sua importanza all’interno della squadra e che se la sua stagione sarà fatta di lavoro, attenzioni, sacrifici, molto probabilmente non andrà incontro a delusioni come nell’anno precedente, quando Mourinho lo ha escluso dalle sue partite “preferite”, Spezia-Roma e il derby, e il contratto nuovo sarà solo una naturale conseguenza. Stare col muso in allenamento, chiudersi a riccio non sarebbe servito, tanto nessuna squadra sarebbe stata disposta a pagare cinquanta milioni per lui. Cosa che invece potrebbe succedere se sarà protagonista di una grande annata e se avrà rinnovato il contratto. Ecco perché settembre è il mese chiave: quella firma sarà utile a tutti, sia se Nicolò dovrà restare a lungo (e contribuire alle fortune della Roma) o se lui stesso, magari tra un anno o due, vorrà accettare le tentazioni di finire in un altro club, a quel punto disposto a spendere tanto per un calciatore ritrovato. È chiaro che il contratto dovrà essere firmato su altre basi economiche. Zaniolo attualmente guadagna poco più di due milioni e mezzo e il rinnovo dovrà essere effettuato sulla base di quattro milioni. Poco meno del capitano e di altri big come Abraham e Dybala. L’incontro di Milano tra Pinto e Vigorelli ha evidenziato come le parti sono oggi più distese e disponibili a parlare. Il resto sarà un qualcosa di naturale.
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