Pinto saluta commosso il Benfica: «Sto lasciando una famiglia». Nelle prossime ore l'arrivo a Roma

Venerdì 1 Gennaio 2021 di Gianluca Lengua
Pinto saluta commosso il Benfica: «Sto lasciando una famiglia». Nelle prossime ore l'arrivo a Roma

Occhi lucidi, abbracci commossi e un discorso da brividi. È stato questo l’addio di Tiago Pinto al Benfica, il dirigente da oggi sarà il nuovo general manager della Roma, scelto direttamente dalla famiglia Friedkin dopo un accurato lavoro di selezione in tutta Europa.

Pinto ha terminato l’isolamento ieri e si è recato al centro sportivo del Benfica a Seixal per salutare staff e squadra e passare formalmente il testimone a Rui Costa, direttore sportivo del club: «Sembra proprio che questo momento sarebbe arrivato prima o poi - ha detto il dirigente negli spogliatoi del centro sportivo -. Ho dato tutto qui e ispirandomi alla frase di Kennedy non ho pensato a quello che il Benfica poteva dare a te ma a quello che io potevo dare al Benfica.

Vi voglio lasciare dicendovi una cosa: questa è una famiglia, il problema di uno è il problema di tutti. E in una famiglia ci sono cose buone e meno buone.

Roma, la rivoluzione di Pinto: rosa competitiva ma con minore spesa

Ma voglio ringraziare tutto lo staff tecnico e del club, tutti gli allenatori che mi sono stati vicini e hanno lavorato con me. Il ruolo del direttore generale è sempre vicino agli allenatori. Siete un gruppo fantastico, chi vi vede da fuori vede solo i risultati e i numeri, da dentro si vedono anche altre cose. Ci sono stati momenti difficili in questi anni ma li abbiamo vissuti insieme». Pinto dovrebbe partire per l’Italia domani perché si è messo alle spalle il Covid, ma dal Portogallo fanno sapere che è in attesa del tampone negativo per intraprendere il viaggio.

Il dirigente ha poi rilasciato un’intervista al portale del Benfica in cui, tra gli altri argomenti, ha parlato anche del suo arrivo nella Capitale: «Quando arriverò a Roma capirò il lavoro da fare e la struttura nella quale sono arrivato. La mia politica societaria è totalmente allineata alle esigenze del club. La Serie A è un campionato imprevedibile come lo sono ormai tutti i più grandi d’Europa. Se dovessi incontrare il Benfica in Europa League? Al sorteggio speravo non uscisse questo incrocio, non avrei mai immaginato di poterlo sfidare da avversario».

Ultimo aggiornamento: 12:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci