Mondiale, Infantino: «La Russia dimostrerà di essere un paese aperto dove la gente potrà celebrare il calcio»

Domenica 10 Giugno 2018 di Redazione Sport
Infantino
E' il primo mondiale in Russia, ma anche il primo per Gianni Infantin, il presidente della Fifa che ha preso il posto di Joseph Baltter, travolto dallo scandalo di 3 anni fa. Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo aspettano da quattro anni che inizi la Coppa del Mondo. E tra loro, entusiasta come il tifoso più appassionato e anche di più, è proprio Infantino. Dopo un lungo viaggio nel deserto, la Fifa trova finalmente la sua oasi, quella macchina della felicità e del denaro che è il Mondiale. «Sono molto contento di quello che possiamo aspettarci. La Russia dimostrerà in questa Coppa del Mondo che è un paese aperto, dove la gente può venire a celebrare il calcio», ha detto Gianni Infantino, presidente della Fifa, in una recente intervista con la dpa. Infantino vivrà la sua prima Coppa del Mondo come presidente della Fifa, anche se l'equazione potrebbe dover essere formulata al contrario. Sarà l'organismo che vivrà la sua prima Coppa del mondo senza il suo uomo più influente del 21° secolo, Joseph Blatter, dagli Stati Uniti nel 1994. La Coppa del Mondo in Russia sarà la prima dopo l'esplosione del Fifa-Gate 2015, lo scandalo di corruzione che si è concluso con Blatter escluso e ha scosso le fondamenta dell'organismo. E mentre Infantino riusciva a impossessarsi della poltrona di comando dopo la crisi, lo svizzero deve ancora affrontare le conseguenze di un passato che sta cercando di lasciarsi alle spalle. Le cause milionarie e la perdita di sponsor hanno lasciato le loro conseguenze nelle casse dell'organismo, e la Fifa non si può permettere che qualcosa vada storto in Russia. Ma Infantino sostiene di essere rilassato come poche volte. «Ho organizzato tornei per 20 anni e non ho mai visto un paese fare così tanto per accogliere i fan, con FAN-ID, visti gratuiti, trasporto gratuito da e nelle città nei giorni delle partite. Questo è unico», ha detto lo svizzero. «Raramente sono stato rilassato come adesso».

SGUARDO AL FUTURO

Prima della partita inaugurale del 14 giugno, tuttavia, la Fifa affronterà una giornata cruciale per la Coppa del Mondo 2026, la prima a 48 squadre, con l'intento di adottare questo 'formato maxì già a Qatar 2022.
Ma una volta che la palla inizierà a rotolare allo stadio Luzhniki nel match tra Russia e Arabia Saudita, Infantino potrà respirare. Il movimento del pallone metterà fine a gran parte del rumore che ha circondato la Coppa del Mondo in Russia dalla sua scelta il 2 dicembre 2010 a Zurigo. Sono state tante le difficoltà incontrate dell'organo di governo del calcio mondiale dal momento che il comitato esecutivo della Fifa ha scelto la Russia e il Qatar simultaneamente come sede dei campionati del mondo nel 2018 e del 2022. Il rumore attorno alla Coppa del mondo in Russia, tuttavia, arriva da diversi fronti. La tensione politica tra la Russia di Vladimir Putin e le potenze occidentali è cresciuta negli ultimi mesi. Le minacce di boicottaggio da parte di alcuni esponenti britannici dopo l'avvelenamento dell'ex spia russa Sergei Skripal e la figlia Yulia nel Regno Unito non si sono concretizzate, ma ci saranno numerose assenze a livello diplomatico tra le delegazioni delle 32 nazionali.


LOGISTICA MODERNA
Come la Fifa, però neanche Putin può permettersi di fare qualcosa di sbagliato in un torneo che costa circa 10 miliardi di euro. Ogni dettaglio della Coppa del Mondo sarà indubbiamente seguito con una lente d'ingrandimento a livello internazionale. Il presidente russo dovrà affrontare delle sfide importanti, dalla violenza degli hoolingans che negli ultimi mesi è esplosa in Europa, fino alla minaccia del terrorismo. Inoltre, ci sarà bisogno del pallone per ripulire l'immagine di uno sport russo seriamente colpito dagli scandali del doping. L'ultimo evento sportivo importante che il paese ha ospitato sono stati i Giochi Olimpici Invernali di Sochi 2014, con il successivo scandalo del doping di Stato. Ma la Russia ha anche dimostrato che, per quanto riguarda la logistica, è in grado di organizzare eventi in modo efficiente, come si è visto nella Confederations Cup 2017. I 12 stadi in 11 città che ospiteranno gli incontri tra il 14 giugno ed il 15 luglio, sono pronti da molto tempo - una grande differenza con Brasile 2014 - e hanno un impatto sulla modernità e sul comfort, e l'operazione di sicurezza, nel più grande paese del pianeta, è colossale. Manca solo che inizino le sfide, per la gioia della Russia e della Fifa. «Quando la palla inizierà a rotolare, il mondo si concentrerà sul calcio, la politica non ci preoccuperà, la gente sarà felice se la sua squadra vincerà e triste se perderà», ha ammesso Infantino.
Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 00:42
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