«È stata una notte incredibile, abbiamo vinto una partita quasi impossibile, abbiamo fatto qualcosa di spettacolare e siamo tutti felici». Luis Enrique, ai microfoni di 'Premium Champions', è al tempo stesso euforico ed incredulo, dopo il 6-1 con il quale il Barcellona ha battuto il Psg, estromettendolo dalla Champions, nonostante si partisse dal 4-0 subito a Parigi. «Saluto i tifosi romanisti, che saranno felici anche loro - ha aggiunto il tecnico, ex giallorosso -. Con una squadra come questa, fatta di campioni che hanno solo il pensiero di vincere, è più facile per un allenatore. In partite di questo tipo bisogna cercare di essere aggressivi al massimo, rischiando di concedere qualcosa dietro ed i ragazzi l'hanno interpretata alla perfezione». Unai Emery è invece la personificazione della disfatta. Non potrebbe essere altrimenti per l'allenatore di una squadra che ha gettato via la qualificazione incassando tre reti nei minuti finali dell'incontro quando, sul 3-1 a mezzora dal termine, sembrava avviata verso il sorteggio dei quarti di Champions. «Non credo sia questione di inesperienza, dovevamo lavorare e prepararci alle situazioni di gioco che avremmo incontrato - il suo commento - È difficile fare una valutazione adesso, ma anche alcune decisioni arbitrali ci hanno penalizzato. Sul 3-1 abbiamo avuto altre occasioni per chiuderla con Cavani e Di Maria.
Questo stadio è unico nello spingere i propri giocatori, ma noi dovevamo affrontare in un'altra maniera quei minuti finali».
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