Di bianco vestito, la mascherina fissa sul “muso”.
BOCCIATO VEDAT
Stavolta non si può sbagliare il colpo. E, oltretutto, bisogna prima piazzare Muriqi in prestito. È l’investimento più caro dell’era Lotito (quasi 20 milioni), va trovato il modo di rilanciarlo per poi rivenderlo, senza minusvalenze a bilancio. Magari proprio nel campionato turco, dove era sbocciato. Il Fenerbahce è disponibile a riprenderselo, ma vorrebbe che la Lazio partecipasse all’ingaggio. Vedat si dice ormai «mentalmente morto» perché alla lettura delle formazioni viene sempre fischiato e, dopo Inzaghi, anche Sarri lo ha bocciato senza più nasconderlo. In assenza d’Immobile, con la Juve prima Pedro falso nueve, poi in corso Felipe Anderson. Quando Muriqi entra nel secondo tempo, è già demotivato: di testa, prima buca la torre perfetta di Milinkovic perché salta in ritardo, poi si lascia anticipare da De Ligt nell’azione che avvia il contropiede di Chiesa e porta al rigore del raddoppio bianconero.
PORTIERE E TERZINO
A proposito: a Sarri non è sfuggita nemmeno la scelta di Reina in quella circostanza. Il tecnico deve risolvere anche il nodo in porta, ma per quello può aspettare giugno quando Strakosha andrà a scadenza, e probabilmente al Newcastle. In un vertice di mercato, Lotito e Tare hanno chiesto a Sarri quali siano le sue esigenze immediate, deve fare una cernita in base alle disponibilità economiche della società. Il mister adesso, con la rinascita di Luis Alberto, l’esplosione di Cataldi e Basic in crescita, potrebbe anche rinunciare alla mezzala. Difficilmente verrà accontentato sul centrale, ma chiede un terzino sinistro in difesa. Marusic (oggi nuovo tampone, finisce la quarantena in Serbia) e Hysaj sono adattati su quella fascia, può tornare di moda Fabrizio Angileri (River). Con soli due acquisti però Sarri mette anche il club di fronte a una scelta. Con gli uomini a disposizione non si possono sostenere tre competizioni, bisogna rinunciare all’Europa, lo ha detto chiaro e tondo sabato in conferenza: «Cercheremo di vincere a tutti i costi contro la Lokomotiv Mosca, ma non possiamo andare avanti così ogni tre giorni con questa rosa».
L’APPOGGIO DI REJA
Ieri al Fersini in panchina c’era anche l’ex Reja, attuale ct dell’Albania, che concorda: «Ora ci sarà la gara di Mosca e poi il Napoli. Giocare il giovedì è sempre logisticamente complicato, consiglio a Sarri di lasciar perdere l’Europa (ride, ndr). Per essere competitivo su entrambi i fronti occorrono rose profonde, si gioca sempre ogni tre giorni, anche considerando gli impegni delle Nazionali, e con la Juve ha pesato troppo l’assenza di Immobile sotto porta». Lo dice uno che nel centro sportivo biancoceleste, grazie a un bomber infallibile, ha ancora una targa per una storica stracittadina: «Vincere il derby al 93’ con il gol di Klose è stata la più grande soddisfazione della mia carriera». Sarri al primo colpo ha già battuto la Roma, ma guarda molto più in là. Con precise garanzie tecniche, è pronto a firmare il rinnovo sino al 2025 proprio perché vuole pian piano portare la Lazio in cima alla Serie A.
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