Lazio, Luis Alberto: «Il calcio unisce. Siamo pronti a tornare»

Sabato 2 Maggio 2020 di Valerio Cassetta
Luis Alberto (foto Rosi)
«Mi mancano molte cose: l'odore dell'erba appena tagliata, gli scherzi negli spogliatoi, la tensione prima di una partita, le sessioni video, l'adrenalina di un allenamento…». Luis Alberto e la malinconia in quarantena. Il centrocampista della Lazio su Instagram spiega: «Questa è la mia normalità, questa è la nostra normalità». Nella sua casa di Roma Nord, a due passi da Formello, lo spagnolo ricorda i giorni più dure durante l’isolamento: «Abbiamo passato un brutto momento nelle ultime settimane, l’Italia intera ha sofferto per questo maledetto Covid-19, ma stiamo iniziando a vedere la luce alla fine del tunnel». Non ha mai perso la speranza l’ex Siviglia, che ai suoi follower racconta: «Senza fretta, con grande cautela e anche con un po' di paura, ma l'Italia sta lentamente tornando in attività e anche noi vogliamo farlo. Noi ci siamo!». L’appello del “Mago” è rivolto anche alle autorità politiche e sportive: «Vogliamo e dobbiamo tornare al lavoro, non solo per noi calciatori, ma perché ci sono molti addetti e lavoratori che dipendono dal calcio - chiede l’ex Liverpool -. Dipendenti con famiglie che ora sono senza stipendio e che devono tornare alla normalità». Un invito esplicito per sottolineare le conseguenze di un eventuale stop del mondo del calcio: «Non vogliamo essere responsabili di ulteriori tagli o licenziamenti. Vogliamo essere d'aiuto per la riapertura del Paese e far emozionare di nuovo i nostri tifosi, per far tornare quella la passione e quella gioia che hanno dentro. Ecco a cosa serve il calcio: ad unirci. Siamo pronti per tornare».
Ultimo aggiornamento: 18:00
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