Adrenalina per il derby e per il futuro.
LA MOTIVAZIONE
E’ una spinta a crescere, a fare quell’ultimo passo che serve per diventare “una grande” a tutti gli effetti. E’ tra l’altro pure una critica a se stesso perché lui fa parte del gruppo in prima persona. E’ il capitano, uno dei principali leader. Un trascinatore, non solo con i gol. Un giocatore che segna a raffica in tutte le competizioni ed è ambizioso. E vorrebbe lo siano anche i suoi compagni. Frasi pronunciate a caldo, quindi sincere, vere e non ovattate come quelle della maggior parte dei giocatori. Parole che avranno un impatto per il derby ma anche e soprattutto per una Lazio diversa. Ciro lancia il segnale d’allarme, vorrebbe vedere la stessa intensità e attenzione che c’è con il Borussia Dortmund, con la Juve, col Milan, con l’Inter o con la Roma anche quando si gioca contro il Benevento, Crotone o Parma, nel caso di due sere fa, con una formazione già retrocessa. Il messaggio, insomma, era rivolto alla squadra, anche se potrebbero farne tesoro tecnico e società.
MISTERO ALLENATORE
Se ne guarda bene, Immobile ad entrare a piedi uniti sulla querelle legata al futuro del tecnico. O ai programmi del club, anche se quelle parole prese in maniera positiva possono essere uno stimolo forte per uno come Lotito. Tra lui e l’attaccante napoletano il rapporto è ottimo. Il capitano pensa solo al campo, ma è altrettanto vero che uno sguardo interessato e attento su quello che può succedere a Inzaghi ce l’ha, eccome. Innegabile che Ciro, legatissimo al tecnico, proprio non riesce a concepire una Lazio senza il suo mentore. E’ anche grazie a lui che da quando è rientrato in Italia ha segnato 150 gol con la Lazio, a nove reti da Piola. Di sicuro la vicenda sul rinnovo e sul futuro del tecnico sta assumendo un contorno nebuloso e assai contorto. Da “tutto a posto” di qualche mese fa, da parte dei protagonisti, ora si è trasformato in un “se ne parla a fine stagione”. L’ottimismo resta, ma la cornice ogni giorno, e a piccoli pezzi, cambia e pare sfaldarsi. Al patron non sono piaciute alcune cose nella gestione tecnica della rosa, Inzaghi vorrebbe più garanzie. Sembra il discorso di due anni fa, ma non c’è la certezza che sia lo stesso rapporto di sempre, solido e famigliare. C’è una differenza di soldi che potrebbe cambiare a seconda dell’obiettivo, ma a Inzaghi e al suo entourage questa posizione potrebbe non piacere. Lotito gli ha dato in mano il contratto ad inizio anno, la firma, si diceva, era una formalità. Nell’incontro finale o si andrà avanti insieme o voleranno gli stracci.
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