The show must go on. Il volo di Olympia continua anche senza Juan Bernabé. Il fratello José Maria attende l'aquila in campo, il genero Matteo la lancia dall'alto. Sulle note dei Queen, scatta il coro della Curva Nord - ma guarda un po' - per il falconiere sospeso: «Juan Bernabé, Juan Bernabé», e giù applausi. Tre giri perfetti, il rapace non risente del caos scatenato dal suo addestratore, fermato dalla Lazio (senza una data di rientro) dopo il video del braccio teso sotto la Tevere di sabato e il grido «Duce, duce», che ha imbarazzato Lotito e indignato il mondo.
Lazio, Sarri: «Luis Alberto e Milinkovic insieme? Ora è difficile»
DENUNCIA MARSIGLIA - Secondo molti, la Lazio dovrebbe dare un segnale più forte e concreto per recidere una volta per tutte questa continua associazione al fascismo. È vero, Olympia è un'attrazione anche per i bambini, che si avvicinano alla Lazio, ma se rinunciarci significa chiudere col passato, in tanti sono disposti al sacrificio. E in questo senso ieri sono arrivate centinaia di mail alla Lazio. Un'iniziativa lanciata dal forum Lazionet: «Vogliamo una condanna pubblica di Lotito e che, magari, venga posta sulla maglia della squadra la scritta inequivocabile la Lazio è contro il fascismo. Difendere la reputazione della maggioranza dei tifosi, allontanando quelli che si rendono complici di atteggiamenti fascisti o legati al razzismo». Neanche a dirlo, con un comunicato, il Marsiglia fa sapere in serata di essere pronta a denunciare alla Uefa - se confermati - presunti buu e ululati dei laziali, sentiti da alcuni giornalisti francesi, all'indirizzo di Dieng, al momento del suo ingresso in campo ieri all'Olimpico.
[#LazioOM] Suite à la présomption de cris racistes à l’encontre de nos joueurs, le club rappelle qu’il condamne fermement toute forme de discrimination.
L’OM se réserve le droit de déposer plainte dans l’hypothèse où l’UEFA viendrait à confirmer ces graves accusations.— Olympique de Marseille (@OM_Officiel) October 21, 2021
© RIPRODUZIONE RISERVATA