Dall’Allianz di Monaco di Baviera all’Allianz di Torino, poco più di tre mesi dopo: è sempre Italia contro Belgio.
Bilanci
Il bilancio delle sfide ufficiali (ventitré in totale, 15 i successi dell’Italia) tra Belgio e Italia vede sempre gli azzurri in vantaggio 4 vittorie contro 1 successo della Nazionale belga (13 maggio del 1972, in occasione delle qualificazioni per l’Europeo), 2 i pareggi. Martinez - nonostante le assenze - prova a tenere alta la tensione e a motivare la squadra, affinché non si lasci andare troppo. Nel gruppo c’è chi, come il portiere Thibaut Courtois, ha ampiamente mostrato uno scarso interesse per la gara di oggi. «È da tre anni che siamo in testa, vogliamo preservare il ranking, è un punto fermo», le parole del ct belga. Il primo posto nella classifica Fifa è messo a rischio dalla scalata del Brasile, questo è un buon motivo per non deporre le armi. «Non siamo ancora un prodotto finito e abbiamo un anno per migliorarci: contro i Campioni d’Europa in carica, possiamo metterci alla prova. A novembre ci servirà un punto per qualificarci al Mondiale ed è importante che tutti possano dimostrare il loro valore. Non può esserci motivazione migliore». Il Belgio dei fenomeni combatte con i fallimenti nelle grandi competizioni: da Euro 2016 in poi ha collezionato solo delusioni. La squadra invecchia e non vince, i fenomeni sono sempre meno fenomeni e oggi, come detto, qualcuno verrà risparmiato per dare vita a una sperimentazione sulle seconde linee. Per Martinez, dunque, comincia un nuovo ciclo. Mancini invece deve lavorare sulla base che ha creato in questi anni, che lo ha portato al record delle 37 partite utili consecutive e alla vittoria dell’Europeo. In vista del Mondiale in Qatar c’è da correggere alcuni difetti. Il primo: l’attaccante centrale, una credibile alternativa (o titolare) a Immobile e Belotti. Il secondo: trovare soluzioni vere in difesa, visto che Bonucci (ieri con Belotti è passato a salutare i compagni) e, soprattutto, Chiellini avranno un anno e mezzo in più rispetto all’Europeo vinto e già sono avanti con l’età, specie il capitano. Bastoni e Acerbi sono affidabili, basteranno? Vedremo. Si aspettano novità in futuro, con gli innesti di Alessandro Lucca e Sandro Tonali. Le scelte di Mancini vanno in questa direzione: vincere sperimentando. «Abbiamo preso una bella strada, i nostri giovani possono giocare insieme ancora per 5-6 anni. Il Beglio? È una partita contro la squadra prima nel ranking . Che siamo noi i campioni d’Europa ce lo ricordiamo ed è chiaro che avremmo voluto fare la finale. Provare qualcuno di nuovo vuol dire dagli la possibilità a qualche altro giocatore di dimostrare il suo valore. E’ importante, anche perché poi qualche titolare può mancare e poi la gara è importante anche per consolidare la nostra posizione nel ranking». Ecco perché vale.