Prima è stato il turno del Milan, con il mercato a rilento causa cambio di proprietà e rinnovi andati per le lunghe di Paolo Maldini e Frederic Massara. Adesso qualche delusione sul mercato – dopo il ritorno di Lukaku e gli arrivi di Onana, Bellanova, Mkhitaryan e Asllani – la sta ricevendo anche l’Inter. Se i rossoneri hanno perso Botman, nel frattempo andato dal Lille al Newcastle (e un po’ risentito con i rossoneri perché lui già si vedeva a Milano) e rischiano lo stesso con Renato Sanches, promesso sposo del Psg nonostante l’insistenza del club di via Aldo Rossi, l’Inter ieri ha vissuto un lunedì nero.
Dybala e ora Bremer: le delusioni nerazzurre
Inseguito e corteggiato a lungo e poi messo in stand by a causa dei continui rifiuti di Sanchez di lasciare i nerazzurri, Dybala è andato alla Roma, accettando i corteggiamenti di José Mourinho e decidendo di vestire la maglia numero 21, lasciando ancora senza padrone la 10 di Francesco Totti. Qualche ora dopo, invece, c’è stato il sorpasso della Juventus su Bremer e Milenkovic. I bianconeri hanno maggior liquidità, grazie alla super cessione di de Ligt al Bayern Monaco, di 85 milioni di euro. Così per Bremer si sono spinti fino a 40 milioni, contro i 30 più bonus (e il prestito del giovane Casadei) offerti dall’Inter. E adesso c’è l’allarme Milenkovic. Perché è una richiesta di Massimiliano Allegri e si può chiudere con la Fiorentina sulla base di 15 milioni di euro.
I motivi
Ma come mai queste sconfitte sul mercato delle due milanesi? In primis, per i rossoneri sono arrivati soltanto in extremis i rinnovi di Maldini e Massara e sono ancora impegnati a chiudere De Ketelaere con il Bruges. Invece, per i nerazzurri stanno pesando le mancate cessioni di Skriniar (il Psg è arrivato fino a 60 milioni, ma in viale Liberazione ne vogliono 65), Pinamonti (conteso tra Atalanta e Monza, ma nessuna ancora ha fatto l’affondo decisivo) e Sanchez, che dice di no a ogni offerta. Sono tempi duri, ma il mercato è ancora lungo.