ROMA - Va in scena Roma-Juventus atto secondo. Dopo il ko di Torino, Garcia pensa alla rivincita anche se preferisce non definirla cos. «Tutti parlano di rivincita ma è soprattutto una gara che apre le porte alle semifinali, è quello che importa. Si tratta di una partita differente, dopo un match di campionato che è arrivato alla diciottesima giornata e già sai che poi dovrai giocare altre gare. Domani sarà una sfida secca, ci sarà solamente una squadra qualificata e dobbiamo fare in modo che sia la Roma».
Cerca di smussare la tensione: «Se è la gara più importante della stagione? No, è la partita più importante della settimana. Ripeto: è una partita, viviamola con l'Olimpico pieno e con l'aiuto del pubblico. I tifosi saranno carichi: staranno dietro la squadra». Ancora una volta gli viene chiesto se la differenza di 8 punti in campionato sia quella reale tra le due squadre: «Difficile dirlo, non ho la testa al campionato. Abbiamo vinto in casa con il Livorno, abbiamo vinto bene, abbiamo preso punti sul Napoli e sull'Inter. Questo è il campionato, della Juve parleremo poi: ci sono altre giornate, dovranno tornare all'Olimpico un'altra volta a fine stagione. Domani c'è la Coppa Italia, c'è solo una cosa da fare: qualificarci».
Gennaio è anche periodo di mercato. E' arrivato Bastos - «Può aiutare la Roma, aggiunge una soluzione in più sulla fascia sinistra. Ha avuto un problema al braccio a dicembre, ma è guarito: deve lavorare, anche per trovare la forza adeguata per giocare. Può allenarsi» - ma si continua a parlare di una possibile partenza di Pjanic a fine stagione: «Non lo so, non ho parlato con nessuno. So una cosa: è arrivato Nainggolan, è partito Bradley, abbiamo cinque giocatori forti a centrocampo e spero di giocare presto due partite in più. Noi stiamo cercando di andare in Europa e prendere Nainggolan non vuol dire che andrà via Pjanic. E' presto per parlare della rosa del prossimo anno». Turnover sì, turnover no, Garcia come al solito si nasconde: «La Juventus cambierà molto? Solo Conte sa come schiererà la sua squadra e lo stesso vale per me. Gioca Skorupki come contro la Sampdoria nel turno precedente? Quella che metterò in campo sarà una Roma per andare in semifinale».
Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 08:56
Cerca di smussare la tensione: «Se è la gara più importante della stagione? No, è la partita più importante della settimana. Ripeto: è una partita, viviamola con l'Olimpico pieno e con l'aiuto del pubblico. I tifosi saranno carichi: staranno dietro la squadra». Ancora una volta gli viene chiesto se la differenza di 8 punti in campionato sia quella reale tra le due squadre: «Difficile dirlo, non ho la testa al campionato. Abbiamo vinto in casa con il Livorno, abbiamo vinto bene, abbiamo preso punti sul Napoli e sull'Inter. Questo è il campionato, della Juve parleremo poi: ci sono altre giornate, dovranno tornare all'Olimpico un'altra volta a fine stagione. Domani c'è la Coppa Italia, c'è solo una cosa da fare: qualificarci».
Gennaio è anche periodo di mercato. E' arrivato Bastos - «Può aiutare la Roma, aggiunge una soluzione in più sulla fascia sinistra. Ha avuto un problema al braccio a dicembre, ma è guarito: deve lavorare, anche per trovare la forza adeguata per giocare. Può allenarsi» - ma si continua a parlare di una possibile partenza di Pjanic a fine stagione: «Non lo so, non ho parlato con nessuno. So una cosa: è arrivato Nainggolan, è partito Bradley, abbiamo cinque giocatori forti a centrocampo e spero di giocare presto due partite in più. Noi stiamo cercando di andare in Europa e prendere Nainggolan non vuol dire che andrà via Pjanic. E' presto per parlare della rosa del prossimo anno». Turnover sì, turnover no, Garcia come al solito si nasconde: «La Juventus cambierà molto? Solo Conte sa come schiererà la sua squadra e lo stesso vale per me. Gioca Skorupki come contro la Sampdoria nel turno precedente? Quella che metterò in campo sarà una Roma per andare in semifinale».
