Fonseca saluta la Roma e rischia di farlo nel modo peggiore. Sotto di due reti contro lo Spezia, conquista la qualificazione alla Conference League solo nel finale.
SPAZIO A MOU
Adesso tocca a Mourinho riqualificare la Roma. Che in due stagioni ha incassato 139 reti, contando quelle prese nelle 102 partite di campionato, Euroleague e Coppa Italia. Lo Special One sa che in Italia è più facile vincere blindando la difesa. Che ha sbandato a lungo pure al Picco davanti allo Spezia che ha conquistato la salvezza solo alla penultima giornata. Fuzato è l'unico a meritare la sufficienza fino all'intervallo con le parate su Pobega e Verde. Il 4-3-3 di Italiano strarima contro il 4-2-3-1 di Fonseca. A centrocampo faticano Darboe e Cristante, dietro soffrono Mancini e kumbulla in mezzo, Karsdorp e soprattutto Santon sui lati. L'ex Verde, su apertura di Nzola, fa centro: è il 3° gol stagionale ai giallorssi, dopo quelli in Coppa Italia e all'andata. E nella circostanza esulta. Raddoppia Pobega su torre di Nzola.
SPAZIO AL LEADER
Fuzato è bravo ancora su Verde. Entrano Reynolds per Santon. Segna subito el Shaarawy. In campo, più avanti, pure Villar, Pastore e Dzeko, rispettivamente per Darboe, Pedro e Mayoral. Decisivi saranno proprio Pastore che offre la palla del possibile pari a Cristante, sprecone davanti a Rafael, e Dzeko che appoggia di testa per Mkhitaryan, pronto in area a regalare la qualificazione a Fonseca con il suo 15° gol stagionale. La Roma, anche se a 5 minuti dalla fine e grazie alla differenza reti, è in Europa. Obiettivo minimo centrato, dunque. Ed evitato il fallimento totale.
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