«Sono uno dei 20 associati e non so se il campionato ripartirà. Ci sono dei tentativi, da oggi con gli allenamenti individuali e, dal 18 maggio, di gruppo. Su questo tema è bene che parli la Lega, dal presidente Dal Pino all'amministratore delegato De Siervo». Urbano Cairo, presidente del Torino, a Radio anch'io sport non si è sbilanciato sulla ripresa della Serie A. A suo parere ora «l'aspetto fondamentale è che sia adottato un protocollo totalmente sicuro, soprattutto per quando dovessero riprendere le partite, con il contatto fisico tra i giocatori. In questa fase è importante tenere in conto questo elemento».
Quanto all'azione delle istituzioni, «il Governo sta facendo il possibile perché le cose vadano bene.
Ultimo aggiornamento: 11:33
Quanto all'azione delle istituzioni, «il Governo sta facendo il possibile perché le cose vadano bene.
C'è la volontà di tutti per vedere se la ripartenza è possibile. Chi guida tutto devono essere sempre le istituzioni, una parola finale spetta a loro perché sanno cosa si deve fare per tutelare la salute dei cittadini» ha aggiunto Cairo. Il presidente granata è parso poco propenso all'introduzione di novità, come campionati giocati negli anni solari. «È importante mantenere il format del torneo così com'è, conservare le tradizioni». Comunque la Serie A sembra aver ritrovato compattezza nella direzione di una ripresa: «Sì, ma evidentemente con opinioni in parte differenti». Nel rapporto con i broadcaster per i diritti televisivi «la situazione è gestita dalla Lega, al momento ci sono delle interlocuzioni». Quanto al taglio degli stipendi «da parte dei giocatori del Torino ho trovato grande ragionevolezza, tutti dobbiamo fare dei sacrifici». E il Torino quando riprenderà gli allenamenti? «Ora stiamo facendo tamponi e le visite mediche, i ragazzi saranno pronti nei prossimi giorni, per riprendere in modo individuale» ha concluso Cairo.
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