Tiago Pinto sta lavorando tra due fuochi: uno è la Uefa che pretende 30 milioni di plusvalenze entro il 30 giugno e l'altro è José Mourinho. Anche se silente - circa un anno fa in questo periodo aveva già pubblicato la foto dei piedi scalzi sulla scrivania, computer spento e fogli in bianco - il tecnico ha espresso il desiderio di avere la squadra pronta entro il 10 luglio. Vorrebbe affrontare l'intera preparazione con tutti gli effettivi che poi utilizzerà durante la stagione. Lo vorrebbe qualunque allenatore, ma le leggi del mercato dicono altro. Per adesso il general manager è riuscito a completare il reparto difensivo con l'innesto di Evan Ndicka, quelli Rasmus Kristensen e Diego Llorente che arriveranno in prestito e il rinnovo di Smalling fino al 2025.
IL RITORNO
Dovrà essere pronto nel giro di un mese, obiettivo che non preoccupa considerando le caratteristiche tecniche e mentali che si combinano con il progetto Roma. Ritornerà Llorente che già ha trovato l'accordo per un altro anno di prestito, manca quello con il Leeds che avrebbe voluto il pagamento di 18 milioni per il diritto di riscatto. Pinto ha risposto con un secco "no", ma è disposto a trattare sulla base di un prestito oneroso (1/1,5 milioni) e un riscatto a cifre più basse (8/9 milioni). La trattativa è in corso e la fumata bianca potrebbe arrivare già in questa settimana. Così come arriverà anche quella per l'esterno destro che prenderà il posto di Karsdorp. L'olandese è sul mercato perché fuori dai radar di Mourinho, anche se lo Special lo aveva riabilitato dopo la furiosa litigata in occasione del pareggio con il Sassuolo di novembre scorso. Ma i continui infortuni al ginocchio e la successiva operazione, lo hanno reso inutilizzabile obbligando Zalewski ad adattarsi sulla fascia destra.