Dribblare il virus del cammello la Francia -, trovare le contromisure alla velocità spaziale di Kylian Mbappé l'Argentina -, godersi l'ultima esibizione mondiale di Leo Messi tutto il mondo -: a voi la finale di Qatar 2022. E guardare bene le spalle: domani questo sarà uno dei comandamenti tecnici di Argentina-Francia. Difendere bene, ma occhio anche ai principali partner di Leo Messi e Kylian Mbappé. In questo caso, attenzione a Julian Alvarez, classe 2000 e a Olivier Giroud, nato nel 1986.
PREDESTINATO
Julian Alvarez ha incantato Pep Guardiola: scusate se è poco. Il Manchester City è andato a prenderlo in Argentina lo scorso gennaio, versando 21,4 milioni di euro nelle casse del River Plate e lasciandolo in prestito a Los Millionarios fino a giugno. «Lo stavamo seguendo da tempo. Può ricoprire diversi ruoli offensivi e crediamo fermamente che sia uno dei migliori giovani attaccanti del Sud America», dichiarò sul sito del City il direttore tecnico Txiki Begiristain all'annuncio dell'affare. L'esordio con i campioni d'Inghilterra è stato fulminante: subito a segno nella Community Shield, contro il Liverpool, il 30 luglio 2022. In 20 gare tutto compreso con il City, 7 reti: esame superato con lode, nonostante la concorrenza di Erling Haaland e pezzi da novanta come Foden e Mahrez. Guardiola intravede in lui il nuovo Kun Aguero: meno uomo area forse, ma stessa facilità di gol. Alvarez ha tolto in Qatar il posto da titolare a Lautaro Martinez e nella semifinale contro la Croazia è stato l'assoluto protagonista, insieme con sua maestà Messi naturalmente: primo gol show dopo una fuga di cinquanta metri, poi il tocco perfetto del 3-0. In Argentina assicurano: il binomio Messi-Alvarez è perfetto.
I PROBLEMI SONO ALTRI
Olivier e Julian rappresentano due certezze per Deschamps e Scaloni. I problemi sono altri. Il ct francese, a caccia del secondo titolo di fila che gli consentirebbe di eguagliare Vittorio Pozzo, sta facendo i conti con la minipandemia che ha colpito i Blues. La chiamano virus del cammello, ma non esistono bollettini medici ufficiali. Si sa solo che ha colpito prima Upamecano e Rabiot, poi Conan, infine Konaté e Varane. I primi due sono in ripresa, gli altri preoccupano. I malati sono isolati dal resto del gruppo ed è stato ripristinato l'uso delle mascherine. Scaloni sta valutando come fermare Mbappé. Ieri ha provato la difesa a cinque, poi è tornato sulla linea a quattro. Molina è in formissima, ma il ct argentino vuole un sostegno. Di Maria si candida per una maglia: i suoi muscoli di seta remano contro. Scaloni ci penserà mille volte prima di decidere.
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