Paolo Banchero guida l'Italia in una notte storica per il nostro basket: la ventenne ala grande (2.10 cm) in uscita dai Blue Devils di Duke è stato selezionato dagli Orlando Magic come prima scelta al draft Nba a New York.
Ma la notte azzurra è indimenticabile anche per Gabriele Procida, ventenne di Como svezzato a Cantù, ala a Bologna, sponda Fortitudo, scelto alla 36° dai Detroit Pistons via Portland, e per Matteo Spagnolo, il talentino sbocciato alla Stella Azzurra e subito finito alla casa blanca del Real Madrid, chiamato alla 50 dai T'Wolves: per loro il futuro a breve termine è in Europa, in attesa di fare il grande salto oltreoceano.
La storia di Paolo Banchero
La storia di Paolo Banchero unisce Savignone, centro di nemmeno tremila anime a nord di Genova, e Seattle, patria della musica grunge e casa dei mitici Supersonics che negli anni hanno esaltato le gesta di Gary Payton e Ray Allen, di Shawn Kemp e Kevin Durant. È proprio nel centro della contea di King che, il 12 novembre del 2002 nasce Paolo. Papà Mario arriva dalla Liguria, da quella remota Valbrevenna dove ancora c'è qualche parente. Mamma Rhonda è del posto e se solo la Wnba fosse diventata prima quel che è adesso probabilmente avrebbe avuto un'altra storia. Insomma, Rhonda è quella di casa che con la palla a spicchi ci sa fare e grazie al cui Dna adesso l'Italia, la Nba e l'università di Duke si stropicciano gli occhi.
Paolo è stato formato alla Duke da Mike Krzyzewski. Lungo versatile, l'azzurro sa far tutto. Affidabile in attacco e atletico, abile nel tiro dall'arco, prezioso a rimbalzo e in difesa. Coach K lo ha schierato in più ruoli facendo affidamento sui suoi diversi talenti. Un predestinato dalla genetica, che alle abilità cestistiche della mamma, ha aggiunto un fisico che a 12 anni lo vedeva già svettare a 185 centimetri, 196 appena un anno dopo. Ora di centimetri Paolo ne misura 208, abbinati a una buona dose di muscoli che gli permettono di farsi valere anche sotto canestro. Il resto, quel che serve per il salto di qualità, dovrà farlo la testa. Ma, anche lì, Banchero ha dimostrato finora di avere doti fuori dal comune.