Roger, un sogno chiamato New York
Federer è favorito agli Us Open

Martedì 19 Agosto 2014 di Angelo Mancuso
Roger, un sogno chiamato New York Federer è favorito agli Us Open
Ha festeggiato il successo a Cincinnati esultando come un ragazzino. Roger Federer dopo due anni esatti è tornato a vincere un Masters 1000 (è a quota 22) centrando il titolo n.80 in carriera. Davanti allo svizzero nell’era open ci sono solo Jimmy Connors (109) e Ivan Lendl (94). Solo 12 mesi fa il campione di Basilea era nel punto più basso del suo 2013 “horribilis”. La schiena faceva le bizze e la nuova racchetta non funzionava. Dopo l’amaro ko al 2° turno di Wimbledon, aveva deciso di utilizzare un attrezzo più grande, con ovale da 98 pollici quadrati rispetto ai 90 del passato. Per provarlo giocò un paio di tornei sulla terra rossa durante l’estate rimediando clamorosi ko contro comprimari come Delbonis e Brands. Agli US Open si arrese negli ottavi allo spagnolo Robredo, contro cui aveva vinto 10 volte in altrettante sfide.



LA RINASCITA



Ora a 33 anni, con moglie e 4 figli (alle gemelle Charlene Riva e Myla Rose, nate nel 2009, lo scorso maggio si sono aggiunti i due maschi Lenny e Leo), sta vivendo una seconda giovinezza. Ci ha pure scherzato: «Finalmente porto ai bambini una coppa bella grande, saranno felici. Ultimamente tornavo a casa con trofei sempre più piccoli…». Nel 2014 prima di Cincinnati aveva già disputato 7 finali vincendo 2 titoli (Halle e Dubai) e cedendo nell’ultimo atto a Brisbane, Indian Wells, Monte Carlo, Wimbledon e Toronto, dove 10 giorni fa era stato battuto dal francese Tsonga. Aveva avuto la tentazione di saltare Cincinnati, come ha ammesso dopo aver superato in finale lo spagnolo Ferrer per 6-3 1-6 6-2. «La settimana in Canada è stata dura - ha detto - mi chiedevo se valeva la pena di riprendere subito. Ma dopo il primo allenamento mi sono accorto di aver recuperato velocemente e ho deciso di provarci». Merito anche di Stefan Edberg, che lo segue da inizio anno. Federer in campo si diverte, gioca senza pressione ed è diventato più aggressivo, come lo era stato solo ad inizio carriera. Grazie ai suggerimenti di un maestro del gioco di volo come lo svedese cerca con maggior frequenza la rete accorciando così gli scambi. Con Novak Djokovic distratto dal post matrimonio (si è fermato negli ottavi sia a Toronto che a Cincinnati), Rafa Nadal che ha rinunciato agli US Open per l’infortunio al polso destro e Andy Murray altalenante nel rendimento, Federer tra i “fab four” è quello che sta meglio. A New York (il via lunedì prossimo) andrà a caccia del 18esimo titolo in uno Slam: un trionfo che a King Roger manca da oltre due anni.

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