Per Jonathan Milan è arrivato un altro argento ai Mondiali di ciclismo su pista che si stanno disputando nel velodromo parigino di St Quentin en Yvelines. Dopo il secondo posto ottenuto giovedì nel quartetto, il campione di Buja si è dovuto inchinare al suo compagno di Nazionale, Filippo Ganna, che oltre ad aver vinto l'oro ha conquistato pure il record del mondo della specialità con 3'59''636.
LA CORSA
Del resto l'ex portacolori del Cycling Team Friuli e Sacilese, dopo una partenza-razzo si è fatto recuperare da Ganna che ha stabilito pure il nuovo record planetario. Nonostante tutto Milan - già campione olimpico nell'inseguimento a squadre - ha cercato in ogni modo di alzare l'asticella ma non ce l'ha fatta. Ganna, nel derby tutto azzurro, ha firmato una magia di rara bellezza sia nelle qualificazioni che in finale dell'inseguimento individuale. L'azzurro si è scatenato prima nelle qualificazioni, stampando il vertiginoso tempo di 4'00693 (si tratta del secondo riscontro cronometrico della storia a livello internazionale) e poi in finale con il record mondiale. L'ex campione del mondo a cronometro ha quindi battuto il precedente primato detenuto dallo statunitense Ashton Lambie, che riuscì, il 18 agosto 2021, a divenire il primo e unico uomo a scendere sotto i quattro minuti: 3'59930, sfruttando però l'altura di Aguascalientes, per abbattere di due secondi il primato che allora era detenuto proprio dal nostro Filippo. Ora Ganna nello spazio di una settimana, ha stabilito sia il record dell'Ora sia quello dell'inseguimento individuale. Senza contare poi l'argento nell'inseguimento a squadre proprio assieme a Milan. Il 26enne della Ineos Grenadiers ha quindi indossato la sua quinta maglia iridata nella specialità dopo quelle del 2016, 2018, 2019 e 2020 (altro primato), riscattando in questo modo il bronzo dello scorso anno.
IL PODIO
Ad ottenere il bronzo è stato il portoghese Ivo Oliveira che ha superato nella piccola finale il britannico Dan Bigham (ieri oro col quartetto e fino a sabato scorso primatista sull'ora). Ricordiamo che non ha gareggiato Ashton Lambie, vincitore lo scorso anno a Roubaix che aveva battuto in finale, proprio Jonathan Milan. Nulla da fare invece nel chilometro da fermo per Matteo Bianchi che si è piazzato al quinto posto. Il ventunenne azzurro - secondo tempo in qualificazione - nella gara decisiva ha subito uno sbandamento in partenza e nonostante avesse impresso alla bici un ritmo impressionante sui quattro giri di pista è rimasto sopra al minuto. Medaglia d'oro e titolo iridato all'olandese Jeffrey Hoogland.
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