Atefeh Ahmadi, Sadaf Savehshemshaki, Forough Abbasi, Marjan Kalhor.
LA LEGGE
Niente guida tecnica per le quattro ragazze di Teheran e dintorni, niente trasferta per Samira, ennesima iraniana a dover rinunciare a un evento sportivo internazionale per il diniego del consorte. Alla base di tutto ci sono leggi vigenti nella Repubblica Islamica, secondo le quali una donna, seppur in possesso di passaporto e visto, può lasciare il Paese solo con parere favorevole del marito. Stando a quanto trapelato dalla Federazione iraniana, alcuni funzionari hanno cercato fino all’ultimo, ma invano, di risolvere il problema. Sul sito della medesima Federazione non ci sono menzioni dell’accaduto, ma si riferisce soltanto che le atlete abbiano raggiunto l’Italia senza allenatrice.
Non è la prima volta che capita un episodio del genere. Nel 2015 era rimasta a terra Niloufar Ardalan, capitano della nazionale femminile di calcio a cinque, mentre due anni dopo Zahra Nemati, campionessa dei Giochi Paralimpici di tiro con l’arco, riuscì a viaggiare solo dopo l’intervento della magistratura. Ieri hanno commentato l’accaduto sia l’olimpionica Sofia Goggia, sia Isolde Kostner. Goggia, giunta nel pomeriggio nella Perla delle Dolomiti dove oggi farà il tifo per le colleghe Marta Bassino, grande favorita del gigante, Federica Brignone, Elena Curtoni e Laura Pirovano, se l’è cavata con una battuta: «Cosa può fare lo sport? Non saprei dare una risposta consona. Ci sono ancora delle restrizioni nei paesi islamici nei confronti delle donne. È una questione politica: forse è meglio non sposarsi finché si è atleti». Più riflessiva invece Isi Kostner: «Questa storia mi tocca il cuore, perché ho letto molto della situazione che si vive in Iran. Le donne a Cortina dovrebbero indossare qualcosa, un nastro, un fiocco rosa o giallo per dare un segnale in Iran agli uomini, alla Federazione, ma soprattutto a Samira che non può essere qui a fare il suo lavoro per una errata interpretazione della sharia». Vedremo stamani se qualcuna seguirà la proposta della gardenese. Intanto ieri nel parallelo a squadre successo della Norvegia, davanti a Svezia e Germania, con l’Italia eliminata nei quarti di finale. Brutte notizie per Lara Della Mea, che cadendo si è rotta il crociato del ginocchio sinistro.
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