Dopo la bagarre per il compenso, giudicato «inopportuno», di Alessandro Orsini, ospite a 'Cartabianca' a 2000 euro a serata, il docente della Luiss torna nel mirino di chi non lo considera legittimato a prendere parte a un dibattito televisivo. Stavolta però a prenderlo di petto è la politologa Nathalie Tocci, che a Piazza Pulita lo accusa di incompetenza.
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Piazza Pulita, Nathalie Tocci attacca Alessandro Orsini
Nella puntata andata in onda ieri su La7, Alessandro Orsini, direttore dell’Osservatorio Sicurezza Internazionale, è stato costretto a difendersi dalle accuse di essere filo-putiniano e, nel farlo, ha rivelato di non essere mai stato in Russia e di non avere neanche delle amicizie provenienti dal suddetto Paese.
La dichiarazione ha fornito il pretesto a Nathalie Tocci per accusarlo di non avere gli strumenti per potersi esprimere su una questione così complessa come la guerra. «Non so, forse è stato in Ucraina? Ha colleghi ucraini? Forse neanche quello.
A propria volta Alessandro Orsini, la cui pagina Wikipedia è stata nel frattempo oscurata, ha tentato di difendersi dagli attacchi della direttrice dell'Istituto Affari Internazionali di Roma: «Lo so che le dà molto fastidio la mia presenza. Trovo che lei getti discredito al suo istituto, perché le cose che scrive su Twitter sono veramente inqualificabili. Le assicuro che negli ambienti prestigiosi non ci si comporta così. Si vede chiaramente che lei non è una persona cresciuta in ambienti prestigiosi».
Alessandro Orsini accusato di incompetenza
La politologa è tornata allora sul tema dell'incompetenza: «Parlo da ricercatrice: un ricercatore che si occupa di questioni del genere in quei posti ci va, con le persone ci parla, e basa le proprie opinioni su dei fatti che guarda e che prova». «Quindi non possiamo parlare di Napoleone né della Seconda Guerra Mondiale, perché nessuno di noi c’era», ha replicato Orsini. «Non verrei mai in tv a parlare di questi temi. La competenza è esattamente questo: si parla delle cose che si conoscono. E non si può conoscere tutto – ha concluso Tocci –. Tutti possono parlare al bar, non in tv».