Una macchina teatrale barocca in versione hi-tech.
DANIELE GATTI
L’orchestra diretta dal maestro Gatti, nella sala centrale del museo, accompagna i telespettatori in un viaggio musicale che parte dal barocco di Händel e Vivaldi, passando da Paisiello e Mozart, fino ad arrivare al neoclassicismo di Stravinskij. Mentre fughe visive e sonore aprono squarci d’incanto sulle tele di Caravaggio, sui capolavori di Bernini e Canova, sull’urlo di Golia, sulle fatiche di Enea, sul riposo dell’Ermafrodito. Il soprano Rosa Feola e il basso Roberto Lorenzi restituiscono voce a Paolina, ai satiri danzanti, Apollo con la lira, ai pastori con i loro strumenti, mentre l’étoile Eleonora Abbagnato danzando intorno alle statue, ricrea un prima e un dopo all’attimo immortalato nel marmo.
IL MAXXI
Dopo la Nuvola, Palazzo Farnese e il Maxxi, il Costanzi rafforza così il progetto Roma Opera aperta. «Tra tante difficoltà, il lockdown, ci ha dato una grande opportunità», spiega il sovrintendente Carlo Fuortes, «Quella di suonare in luoghi non pensati per i concerti e fino a oggi inaccessibili per un’orchestra. Un progetto che continuerà nei prossimi mesi». «Una sperimentazione innovativa che valorizza il legame tra performance di livello e ricchezza del patrimonio culturale cittadino», aggiunge la sindaca Raggi, presidente della Fondazione.
ELEONORA ABBAGNATO
Il programma si apre con l’Ouverture de Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Händel seguita da l’Ouverture de La clemenza di Tito di Mozart. Il soprano Rosa Feola, pettinata come Paolina Borghese, interpreta “Casta diva” dalla Norma di Bellini accanto al suo sofà, l’aria di Ilia “Padre, germani, addio!” dall’Idomeneo di Mozart, accompagnando il cammino di Enea con Anchise e Ascanio, “Lascia la spina, cogli la rosa” da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Haendel e, con il basso Roberto Lorenzi, il duetto “Rendez-moi donc le bien” da Proserpine di Paisiello, ai piedi del Ratto. Eleonora Abbagnato, in coppia con Schiavone, omaggia l’Apollo e Dafne di Bernini esibendosi sull’Apothéose tratta da Apollon Musagète di Stravinskij. In finale le Ouverture da Hercules e da Il trionfo del Tempo e del Disinganno di Haendel e Le Chaos tratto da Les éléments di Rebel nella stanza di Caravaggio.
MARTONE
Un’operazione tecnicamente complessa, con registrazioni in presa diretta coordinate dalla stessa squadra Rai che ha realizzato i film Barbiere di Siviglia e Traviata con la regia di Martone, girati al Costanzi: progetti che hanno riscosso un milione di telespettatori e che potrebbero diventare parte di una trilogia.