Gianna Nannini contro Paul McCartney: «La musica va aiutata, ti aspettiamo per il tuo concerto»

Giovedì 11 Giugno 2020
Gianna Nannini

«Paul, caro Paul, non abbiamo bisogno di te che bacchetti l’Italia. Invece di cancellare il tuo concerto cosa ci voleva a recuperarlo come facciamo noi e come fanno tanti artisti internazionali?». Gianna Nannini, con un post oggi su Facebook, va contro la posizione espressa da Paul McCartney che riteneva «scandaloso» l’utilizzo del voucher per i concerti annullati e non recuperabili. «La musica va aiutata in questo momento recuperando le date, non cancellandole - si legge nel messaggio della rocker senese -. Ti aspettiamo Paul vogliamo il tuo concerto!». 
Il 10 giugno scorso, Paul McCartney aveva affermato: «È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi». Il mitico componente dei Beatles aveva sparato a zero sulla politica dei voucher decisa dal governo italiano per evitare alle agenzie di musica live il rimborso dei biglietti di concerti posticipati o annullati, comprese le date italiane dell’ex Beatle. Il 7 maggio 2020 era stato annunciato infatti che, a causa della pandemia globale del Covid-19, il tour estivo di Paul McCartney sarebbe stato cancellato.

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La cancellazione è stata fatta sul presupposto che a tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per gli spettacoli sarebbe stato offerto un rimborso totale del prezzo del biglietto pagato. Mentre ciò è avvenuto in tutti gli altri paesi che Paul e la sua band dovevano visitare tra maggio e giugno, il governo italiano, su indicazione di Assomusica (l’Associazione italiana di promotori di musica dal vivo) ha approvato un decreto che autorizza tutti i possessori dei biglietti precedentemente acquistati per gli spettacoli dal vivo di avere la facoltà di richiedere un «voucher» di pari valore a quello indicato sul biglietto. I soldi provenienti dalla vendita dei biglietti in Italia sono trattenuti dai promoter locali.

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I fan di Paul McCartney si sono detti fortemente amareggiati da questa tipologia di rimborso poiché hanno pagato per vedere un preciso spettacolo, non altri dello stesso promoter. E Paul McCartney si è unito a loro: «Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo.

L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso. Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan». 

Ultimo aggiornamento: 16:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA