BRUXELLES - La conclusione di un accordo sugli investimenti "nel 2020" con un "accesso al mercato migliorato" e "non discriminatorio" eliminando le "barriere", oltre al "rafforzamento delle regole internazionali sui sussidi industriali" nel quadro della riforma del Wto e l'intesa che "non ci devono essere trasferimenti forzati di tecnologia". Su 5G e cybersicurezza deve continuare la cooperazione, mentre si avvierà uno studio per collegare la Via della Seta alle grandi reti Ue di trasporto Ten-T. E' la bozza della dichiarazione Ue-Cina.
"L'Ue la Cina si impegnano a costruire la loro relazione economica sull'apertura, la non discriminazione e la concorrenza equa, assicurando un terreno di gioco paritario, trasparenza e basato su benefici reciproci", si legge nella bozza di dichiarazione congiunta, che riprende sostanzialmente tutte le richieste chiave fatte da Bruxelles a Pechino a tutela dell'industria e delle imprese europee.
Poi il rinnovo della cooperazione Ue-Cina per la riforma del Wto, nel cui ambito si "intensificheranno le discussioni con l'obiettivo di rafforzare le regole internazionali sui sussidi industriali", ovvero evitare il dumping cinese a danno delle imprese europee, oltre al fatto che "entrambe le parti concordano che non ci devono essere trasferimenti forzati di tecnologia", altra richiesta cruciale dell'industria europea.
Sul 5G e sicurezza, invece, il testo della dichiarazione resta vago - anche perché la cybersicurezza è competenza nazionale e non Ue - e invita a proseguire la "cooperazione" già cominciata nel 2015 con la Dichiarazione congiunta sul 5G e quella nell'ambito della Cyber Task Force Ue-Cina, soprattutto "contro attività maligne nel cyberspazio, inclusa la protezione della proprietà intellettuale".
Infine, si legge nella bozza, Ue e Cina "continueranno a forgiare sinergie tra la strategia Ue Connecting Europe e Asia così come le Reti di Trasporto Transeuropee e la Road and Belt Initiative della Cina". A questo riguardo è intervenuto un "accordo", nell'ambito della Piattaforma sulla connettività Ue-Cina, "sui termini di riferimento per uno studio congiunto" di fattibilità "su corridoi ferroviari sostenibili tra Europa e Cina".
I negoziati tra Ue e Cina "sono stati difficili ma alla fine si sono dimostrati fruttuosi", in quanto "abbiamo trovato un accordo su una dichiarazione congiunta che stabilisce una direzione della partnership Ue-Cina basata su rispetto e reciprocità". Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al termine del vertice Ue-Cina.
"Tradurremo in azioni concrete la nostra parola" data all'Ue con gli impegni presi nella dichiarazione congiunta sottoscritta oggi, e in particolare "un trattamento uguale alle imprese europee e cinesi" con una "apertura che sarà nei due sensi". Così il premier cinese Li al termine del bilaterale Ue-Cina. "Entrambe le parti devono trattare con equità le imprese", per cui "ci deve essere la presunzione d'innocenza, finora non sono state ricevute lamentele" sull'operato delle società 5G" cinesi, quindi "l'importante è trattarsi gli uni con gli altri con equità", ha aggiunto, precisando che durante questo vertice "non abbiamo parlato" della questione Huawei e 5G
Sulla questione Huawei, il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, ha detto che l'Ue "non prende di mira venditori o fornitori specifici" di infrastrutture per il 5G, ma il nodo è "combinare l'innovazione con la sicurezza, che vanno mano nella mano".