Vittorio Emanuele di Savoia, la famiglia: il matrimonio a Las Vegas con Marina Doria, la disputa sull'eredità e il figlio Emanuele Filiberto

Sabato 3 Febbraio 2024, 11:55 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 13:45

La disputa

Poiché le leggi dinastiche di Casa Savoia riguardano i matrimoni dei principi, ma non i matrimoni dei re, il 15 dicembre 1969, essendo consapevole delle vigenti leggi e del rifiuto del padre di acconsentire al suo matrimonio con Marina Doria, su consiglio del gran maestro della massoneria Giordano Gamberini aggirò l'ostacolo ed emanò un "decreto reale" nel quale si elevava a re, autoproclamandosi Vittorio Emanuele IV re d'Italia, in quanto, secondo lui, succeduto ipso iure al padre nel 1946 come conseguenza della sua partenza per l'esilio, considerata da lui come un'abdicazione. «Per effetto della avvenuta successione, Ci competono anche i diritti di Capo legittimo della dinastia Sabauda e tali diritti eserciteremo d'ora innanzi, solo temperati dalla discrezione che lo stato fisico e morale di S.M. l'ex Re Umberto II detta alla Nostra coscienza di figlio». Il giorno successivo, al fine di sanare la condizione borghese della fidanzata, in qualità di "Re d'Italia" emanò un secondo (e ultimo) "decreto reale", col quale conferiva a Marina Doria il titolo di duchessa di Sant'Anna di Valdieri. Pochi giorni dopo, l'11 gennaio 1970, la sposò civilmente a Las Vegas, contraendo in seguito anche le nozze religiose a Teheran.

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