L'HOTEL. Pacchetti familiari e trattative dirette con gli albergatori
La strategia migliore quando si deve cercare un hotel è giocare su due tavoli. Qualche settimana prima del viaggio individuate sui vari siti di prenotazione una struttura e una tariffa accettabile, con la cancellazione gratuita, e bloccate il prezzo. Mano a mano che si avvicina il momento della partenza, si deve continuare a monitorare l’andamento delle tariffe negli alberghi per quella determinata destinazione. E se si presenta una offerta molto più allettante, si cancella quella bloccata e si prenota l’occasione spuntata pochi giorni prima delle vacanze. In caso contrario, si mantiene la prenotazione iniziale. «Ma quando parliamo di piccoli hotel - consiglia Mauro Conficoni, esperto di turismo - c’è anche un’altra opzione praticabile. Gli hotel, per comparire nei motori di prenotazione, pagano una commissione del 10-15 per cento. Allora può valere la pena telefonare alla struttura, spiegare che su Internet è stata trovata quella determinata tariffa, chiedere a voce se è possibile abbassarla. Alla fine, se parliamo di piccoli hotel, conviene anche all’albergatore evitare la commissione e concedere uno sconto». Le esigenze inoltre cambiano se chi viaggia è un single, una coppia o una famiglia. Spiega Giulia Procino di Adoc Puglia: «Per i gruppi familiari conviene affidarsi ai pacchetti perché probabilmente il conto finale diventa più basso». E se c’è la colazione a buffet inclusa, scherza qualcuno, meglio mangiare molto al mattino per limitare la spesa a pranzo. C’è anche l’alternativa dei b&b e degli appartamenti: sia chiaro, ormai le tariffe sono simili a quelle dell’hotel, «ma per una famiglia avere a disposizione una cucina può consentire di ottimizzare i costi preparandosi i pasti invece di andare ogni volta al ristorante».