La rianimazione
«Mi sono svegliata in rianimazione - continua - il giorno dopo immobilizzata e intubata e senza Pietro, confusa e senza sapere bene cosa fosse accaduto. È stato difficile ma senza 4 emotrasfusioni e la prontezza degli anestesisti, ostetrici, ginecologi e rianimatori del Sant'Orsola non ce l’avrei fatta».