Striscia la Notizia compie 35 anni: dal caso Wanna Marchi a Giambruno, tutti i tapiri, i servizi e i fuorionda che hanno fatto storia

Sabato 11 Novembre 2023, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 18:07

Il caso Wanna Marchi

Popolarissima negli anni ottanta e novanta, tanto da guadagnarsi il soprannome di «regina delle televendite» Wanna Marchi fu più volte giudicata responsabile di truffe connesse alla sua attività, ed è stata condannata a diverse pene detentive.

È del 1996 la costituzione della società Ascié s.r.l., tra i cui soci figurano la figlia Stefania Nobile e Mário Pacheco do Nascimento. È proprio con questa società la Marchi trasformò le televendite in veri e propri spettacoli televisivi. Cinque anni dopo, nel 2001, esce lo scoop di Striscia la notizia: grazie alla collaborazione di una donna, Fosca Marcon, che si finse interessata ai servizi della società, le telecamere nascoste e registrazioni telefoniche di Striscia portarono alla luce la condotta della società di Marchi, la cui figlia Stefania Nobile prospettò alla fine cliente enormi disgrazie nel caso in cui non fossero stati presi provvedimenti contro il malocchio.

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Si scoprì così che la Ascié srl, tramite una vendita televisiva di numeri ritenuti fortunati per il lotto, aveva indotto molte persone a pagare ingenti quantitativi di denaro in cambio di talismani, amuleti e kit contro le influenze maligne. Venivano in pratica vendute bustine di sale da cucina, rametti di edera e oggetti simili, prescirvendo ai clienti - spesso persone fragili - di utilizzarli tramite specidici ritruali, la cui funzione avrebbe dovuto essere quella di scacciare il malocchio.

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