Strage di Erba, le tre prove che possono ribaltare la sentenza. La confessione, il testimone e l'auto: ecco cosa non torna

Giovedì 29 Febbraio 2024, 16:36 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 09:01

La confessione

Le dichiarazioni dei due indagati. Le confessioni non sono una prova regina perché sono «false», infarcite di «errori» e «discrepanze» è il responso del pool di 12 esperti alla difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi. «La confessione dell'innocente è - contrariamente a quello che si può ritenere - un evento relativamente frequente», e «analizzando il contenuto delle confessioni della coppia emergono come «risultano piene di errori, molti elementi della scena del crimine vengono sbagliati (tra il 50 e il 70%)». L'analisi mostra come le versioni «non siano dettagliate, non siano sovrapponibili, non siano combacianti, non siano coerenti e non siano costanti e dunque abbiano tutte le caratteristiche delle false confessioni». Olindo colleziona «centinaia franon lo so,non mi ricordo,mi sembra,questo adesso mi sfugge”», lo stesso si può dire per Rosa. «Quelle che vengono definite confessioni sono, in realtà, una serie di 'sì' a suggerimenti sotto forma di domande chiuse» che nulla aggiungono rispetto a dettagli noti. E si definisce »incontrovertibilmente falsa« anche la narrazione sulla dinamica dell'omicidio della vicina di casa Valeria Cherubini.

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