Scontro Francia-Russia sul Mar Nero, Parigi: «Volevano abbattere i nostri jet, minacciata una pattuglia». Cosa è successo

Venerdì 23 Febbraio 2024, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 09:11

NEL MIRINO

«C'è stato un scambio radio molto aggressivo» ha precisato il ministro, parlando di una forma di «intimidazione» che non c'era mai stata prima anche se ha ammesso che altre «interazioni aeree con le forze armate russe» ci sono state in altre zone geografiche. Nel mirino dei russi è finito un caccia AWACS in perlustrazione «sulle acque internazionali, in perfetta coerenza con il rispetto del diritto internazionale». Il caccia in questione «è tornato in Francia - ha detto Lecornu alla radio RTL ieri - cosa che non ci ha impedito di riprogrammare questo genere di missioni». Il livello della minaccia anti-francese sopra il Mar Nero dimostra che la Russia «ha alzato la soglia in materia di aggressività»: «Il comportamento di Mosca nel 2024 non è più quello del 2022, e ovviamente di quello precedente all'aggressione dell'Ucraina» ha spiegato Lécornu, riconducendo i nuovi toni offensivi «alle difficoltà delle forze russe sul campo di battaglia in Ucraina». Il cielo sopra il mar Nero rischia di restare caldo nelle prossime settimane. Secondo fonti militari «voli di perlustramento della pattuglia marittima Atlantique 2 (con la missione di localizzare eventuali mine vaganti alla deriva) e missioni di caccia leggeri di informazione «Vador» sono regolarmente programmate dalle forze francesi nella zona. Per il ministero, si tratta di operazioni per «garantire la libertà di circolazione su diversi mari del globo», in particolare «nel Mediterraneo, sul mar Baltico, il mare del Nord e, sempre meno raramente, sul mar Nero». L'episodio di novembre non è stato tuttavia l'unico evocato dal ministro secondo il quale ci sarebbero stati almeno «un centinaio di incidenti» con i russi negli ultimi mesi, che vanno da «semplici comunicazioni minacciose a tentativi di controllo di pattuglie francesi negli spazi aerei e marittimi internazionali liberi di accesso» senza contare operazioni «ibride» e non meno aggressive in settori come «il cyber, la disinformazione, l'energia, l'alimentazione». Qualche tentativo di attacco è arrivato anche in acque più vicine a Parigi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA