Putin, perché si ricandida (e punta al 2036)? Il sogno della Grande Russia e il consenso che non cala

Venerdì 8 Dicembre 2023, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 9 Dicembre, 08:27

Il gelo con l'Occidente e la guerra con l'Ucraina

Gli anni di Putin al potere sono stati segnati da un graduale ritorno al gelo con l'Occidente, con il risveglio delle antiche doglianze della Russia - espresse in passato anche da grandi come Dostoevskj - di non essere accolta alla pari nel consesso dei Paesi occidentali. Mosca si è scagliata in particolare contro l'espansione fino ai suoi confini della Nato. In un discorso spartiacque pronunciato in tedesco alla conferenza sulla sicurezza di Monaco nel 2007, il presidente denuncia la ricerca del dominio globale da parte degli Usa. E alle parole la Russia fa seguire i fatti. Dapprima con una guerra di cinque giorni nel 2008 contro la Georgia a difesa delle repubbliche separatiste dell'Abkhazia e dell'Ossezia del Sud. E sei anni più tardi con l'annessione della Crimea e l'appoggio ai territori separatisti ucraini nel Donbass in seguito alla rimozione dal potere a Kiev del presidente filorusso Viktor Yanukovich. Infine, dopo l'intervento in Siria a favore del presidente Bashar al Assad e il ritorno da protagonista di Mosca nel Mediterraneo, con l'invasione dell'Ucraina cominciata nel febbraio del 2022, accompagnata a un'ulteriore stretta repressiva contro le voci critiche.

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