Rivalutazione / 1
Resta da affrontare il nodo della rivalutazione degli assegni con l'inflazione acquisita che nel 2023 è già al 5,6% mentre va considerata anche la differenza tra quella riconosciuta l'anno scorso (il 7,3% per i trattamenti fino a quattro volte il minimo) e l'inflazione reale.
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Nella legge di bilancio dell'anno scorso la rivalutazione è stata tagliata per fasce a partire dagli assegni oltre quattro volte il minimo e quest'anno dovrebbe essere mantenuto quel criterio. «L'anno scorso - ha detto la segretaria dello Spi-Cgil, Tania Scacchetti - ci fu un intervento negativo sulla rivalutazione. Sarebbe inaccettabile qualsiasi peggioramento».