LA RIEVOCAZIONE
L'albergo veneziano fa parte di un progetto più ampio, che vedrà il varo dello yacht a vela più grande al mondo il prossimo anno (l'Orient Express Corinthian, 220 metri) e il ritorno sui binari del treno storico del 1880, "La Dolce Vita Orient Express", che toccherà ovviamente anche Venezia con il suo fascino di carrozze d'epoca e servizi di alto livello.
«Più di un semplice hotel - afferma Gilda Perez-Alvarado, ceo di Orient Express - Orient Express Palazzo Donà Giovannelli è un viaggio all'insegna del cambiamento, attraverso secoli di splendore. Legato alla visione poetica di Orient Express, questa proprieta veneziana incarna un'ereditain evoluzione, in cui ogni soggiorno diventa un percorso nella memoria, nell'arte e nell'emozione».
E tante storie si intrecciano attorno a questo progetto. C'è innanzitutto la storia dell'edificio, costruito nella metà del 1400 da Filippo Calendario, il maestro architetto di Palazzo Ducale. Palazzo Donà Giovannelli fu tra l'altro dimora del Duca di Urbino e sede del matrimonio del figlio con la principessa Vittoria Farnese. In epoca recente, negli anni Novanta ospitò la casa d'aste Semenzato e fu di proprietà della Immobiliare Cirio Spa di Sergio Cragnotti. Acquisito dalla Arsenale di Paolo Barletta (assieme al "gemello" romano di Palazzo Minerva), sarà gestito dalla catena francese Accor.