Navalny, la prigione in Siberia e l'ictus improvviso. Tutti i misteri e cosa non torna della «passeggiata» (anche a -40 gradi)

Sabato 17 Febbraio 2024, 07:34 - Ultimo aggiornamento: 12:10

La vita in prigione

Navalny in passato era stato già avvelenato con il novichok, una sostanza nervina. Condannato a 19 anni, era in carcere dal gennaio 2021. In condizione che i suoi collaboratori avevano sempre denunciato come disumane. «Veniva posto in isolamento con scuse spesso ridicole come la pulizia del cortile o i bottoni non allacciati della giubba», ha raccontato per mesi la portavoce Kira Yarmysh. Non poteva incontrare la moglie o parlare con i figli. Dei suoi tre avvocati, due sono finiti in galera per estremismo e uno è scappato all'estero.

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