Laureati da record, il rapporto
Il rapporto 2023 sulla condizione occupazionale dei laureati di 78 atenei ha coinvolto circa 670 mila laureati, analizzando i risultati raggiunti nel 2022 nel mercato del lavoro da chi si è laureato da uno, tre e cinque anni. Uno studio che ormai è alla XXV edizione: un compendio utile per cercare di analizzare il grande salto che viene fatto dal mondo dello studio a quello del lavoro. La mobilità per motivi accademici continua a svilupparsi lungo la direttrice tra Sud e Nord della penisola, con sempre tantissimi studenti fuorisede che si spostano da una Regione all’altra. Dal confronto tra le ripartizioni geografiche di conseguimento del diploma e quelle della laurea, emerge che il 18,1% dei laureati del 2022 ha sperimentato un cambio per motivi di studio. E che, quindi, è passato a lasciare la casa di famiglia per scommettere su una nuova città. Tanti, anche dal Mezzogiorno, quelli che puntano a Roma e che contribuiscono a un’economia, quella dell’indotto sugli atenei capitolini, che anima diversi quartieri come San Lorenzo o Garbatella. Relativamente a questo genere di spostamenti, secondo gli esperti di Almalaurea, il 28,6% dei laureati che ha conseguito il diploma al Mezzogiorno ha scelto un ateneo di una ripartizione geografica diversa (era il 23,2% nel 2013), con una preferenza verso gli atenei del Nord. Nelle regioni del Centro Italia, quindi anche nel Lazio, il flusso di mobilità è pari al 13,9%, mentre al Nord si ferma al 3,6%