Incidente Frecce Tricolori, il pilota Oscar del Dò indagato: atto dovuto, i reati di disastro aereo e omicidio colposo

Lunedì 18 Settembre 2023, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 20 Settembre, 08:44

I rilievi

Intanto ieri sono proseguiti i rilievi dei carabinieri nel tratto di strada che collega San Francesco al Campo a Leinì, costeggiando l'aeroporto di Caselle. E proprio il fatto che quella strada sia rimasta aperta in contemporanea alle prove delle Frecce Tricolori sarà uno dei punti dell'indagine della Procura di Ivrea. Ormai lungo le vie di fuga davanti alle piste di decollo e atterraggio di tanti aeroporti in Italia sono state costruite strade, autostrade, sono cresciuti interi quartieri. Così la Runway safety area, l'area di sicurezza delle piste aeroportuali, negli anni si è ridotta. L'aeroporto di Caselle ospita la base di Leonardo: aerei militari decollano e atterrano spesso lì. «È vero - ammette un pilota che conosce bene lo scalo di Caselle -, ma innanzitutto i voli che fanno sia Leonardo che l'Aeronautica Militare sono una cosa ben diversa rispetto a quelli di una manifestazione aerea, con continui bassi passaggi in formazione. I primi usano la pista per decollare ed atterrare, molto raramente per un basso passaggio. I secondi invece usano la pista come riferimento per le loro manovre acrobatiche. Inoltre, nei giorni feriali in cui operano sia Leonardo che l'Aeronautica non c'è alcun motivo per stare a fine pista, tantomeno per passare su una strada locale a bassissima percorrenza. Ben diverso invece l'afflusso di gente che viene attirata proprio dalla manifestazione aerea». La morte della piccola Laura poteva in qualche modo essere evitata? Per chiarire questo nodo, nei prossimi giorni in procura saranno sentiti anche amministratori locali e responsabili dello scalo aeroportuale.

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