Ucraina e Russia, a che punto siamo della guerra? Pace lontana e gli scenari. Putin, la ritirata sarebbe una sconfitta inaccettabile

Venerdì 24 Febbraio 2023, 06:30 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 12:02

Gli eserciti

Jeff McCausland, veterano della Guerra del Golfo e docente al Dickinson College in Pennsylvania, ricorda che se si chiedeva a un talebano perché combatteva, rispondeva: «Per la mia religione, il mio Paese e la mia casa». Se lo si chiedeva a un soldato dell'esercito afghano, diceva: «Perché mi pagano, se il comandante non ruba i soldi». L'ipotesi che l'esercito di Putin si arrenda non è dunque da scartare. Gli ucraini sono motivati dalla forza più grande che un soldato può avere: la difesa della propria patria, della famiglia e della casa. I soldati russi non sanno per che cosa combattono, e possono perdere facilmente la fiducia in un leader che se ne sta nascosto e si comporta come un despota. Il ritiro degli americani dal Vietnam e dei russi dall'Afghanistan furono causati non da una sconfitta sul campo, ma dalla fine dell'appoggio alla guerra in patria. La storia può ripetersi, come sempre.

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